L’associazione Meter di don Fortunato Di Noto che si occupa della difesa dei diritti del minore, insieme al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha organizzato un Convegno Nazionale dal titolo Tutelami, tenutosi a Noto presso l’Aula Magna CUMO (Ex Refugio Istituto Giavanti) il 7 e l’8 novembre 2012. Il primo giorno si è aperto con il saluto del nostro vescovo mons. Antonio Staglianò che ha posto l’accento sull’importanza dei Comandamenti di Dio nella nostra vita, se questi non sono seguiti si perde l’umanità e si rischia di cadere in perversioni. “Non esistono mani pulite senza cuore puro” così ha terminato il suo saluto mons. Staglianò. Al convegno era presente alla due giorni il nostro direttore diocesano dell’Ufficio Comunicazioni Sociali don Rosario Sultana. Il tema della prima giornata è stato la Carta di Treviso firmata il 5 ottobre 1990 dall’Ordine dei Giornalisti, dalla Federazione Nazionale della stampa italiana e da telefono azzurro con l’intento di disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia. La Carta, da una parte salvaguarda il diritto di cronaca, dall’altra pone l’accento sulla responsabilità che tutti i mezzi d’informazione hanno nella costruzione di una società che rispetti pienamente l’immagine di bambini e adolescenti. Il documento è stato approfondito e integrato dal Vademecum del 25 novembre 1995 e in seguito il 30 marzo 2006. Il 25 luglio 2012 i tre firmatari hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione dei principi contenuti nella Carta.
Di questa prima giornata sono stati ospiti Cosimo Bruno (Coordinatore del gruppo di lavoro “Osservatorio Minori” del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti),il quale ha fatto un excursus storico sulla Carta di Treviso; a seguire don Di Noto sul tema “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (Atti 4,20) che ha fatto riflettere sul modo in cui i mass media “sfruttano “ i bambini per fare notizia, ha anche sottolineato l’irresponsabilità di alcuni giornali nel dare delle notizie che trattano di minori, diffondendo così informazioni circa la loro vita; il convegno è continuato con l’intervento di Paola Malandrino, esperta in diritto minorile, l’avvocato ha sottolineato che spesso i giornalisti nel trattare le notizie perdono di vista il Codice Etico e Deontologico e pensano solo ad un notizia che possa fare scoop, mettendo da parte il dolore di chi ne è coinvolto. Infine, molto illuminanti sono state le conclusioni di Enzo Iacopino, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Nella seconda e conclusiva giornata si è dato spazio alla Convezione di Lanzarote adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 12 luglio 2007 e ratificata dal Senato italiano nel 2012. Sono 10 gli Stati ad averla ratificata: Albania, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Malta, Olanda, San Marino, Serbia e Spagna. Si tratta di un documento con il quale i paesi aderenti si impegnano a rafforzare la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, adottando criteri e misure comuni sia per la prevenzione del fenomeno, sia per il perseguimento dei rei, nonché per la tutela delle vittime. Di questa seconda giornata sono stati ospiti: Gabriele Cappato che ha parlato del potenziamento della prevenzione a tutela dei minori grazie a due novità introdotte con la ratifica della Convenzione di Lanzarote, l’istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia e l’adescamento di minorenni; a seguire l’avvocato e vicepresidente Meter Maria Suma, ha parlato del nuovo e pericoloso trend rappresentato dalla pedofilia culturale; interessante l’intervento di Marcello La Bella, dirigente compartimento Polpost Sicilia Orientale, e a chiudere le parole di don Fortunato sull’impegno di Meter contro la pedofilia. “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” queste le parole che devono restare impresse nella nostra mente e nel nostro cuore dopo la partecipazione a questo convegno.