Insieme al Papa viviamo con apprensione questi giorni di guerra contro la Libia, pensiamo alla popolazione innocente, restiamo contrari alle vie della violenza. L’Evangelo annuncia come Dio abbia disegni di pace per l’umanità. I discepoli del Signore siamo impegnati a darne testimonianza ma anche a cogliere possibili tradimenti e doverose traduzione storiche. Nell’attuale guerra si ripetono ambiguità con cui si coprono interessi economici e non si perseguono veramente vie alternative, si vivono palesi contraddizioni con gli appoggi dati nel passato al dittatore, mostrando ancora una volta come le vie della violenza sono al fondo aliene dalla ragione e contrarie alla verità, alla centralità dell’uomo, al valore della vita umana. Mentre invochiamo il Signore perché converta i cuori di tutti, auspichiamo e ci impegniamo per un diffuso sussulto di consapevolezza che spinga a politiche internazionali centrate sulla pace e la nonviolenza, nella giustizia e nella verità.
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