L’esperienza del Progetto Policoro nasce il 14 Dicembre 1995, a Policoro, città in provincia di Matera, luogo dove si è svolto il primo incontro programmatico di questa nuova iniziativa ecclesiale fondata sulla collaborazione tra l’ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, il Servizio Nazionale per la pastorale giovanile e la Caritas Italiana, che da 15 anni, assieme alle associazioni e con l’apporto competente degli animatori di comunità, agisce nei territori delle diocesi del sud Italia, accompagnando i giovani nella costruzione del loro futuro, evangelizzando, educando, esprimendo gesti concreti.
Alla base del Progetto c’è la preoccupazione della Chiesa italiana di parlare al cuore di tutti quei giovani dell’Italia Meridionale, che vivono situazioni difficili nell’ambito della ricerca del lavoro, con un’attenzione concreta al territorio e il necessario annuncio del Vangelo.
È, quindi, la risposta della Chiesa, che ha a cuore il futuro dei suoi figli, con una proposta organica di evangelizzazione e promozione umana, fondata su tre pilastri: evangelizzazione, formazione e gesti concreti.
Il progetto è un percorso che sperimenta strade nuove e soluzioni inedite per dare speranza ai giovani che vivono il problema della disoccupazione al Sud, grazie alla collaborazione della rete costituita dalle filiere dell’evangelizzazione (ACI, GiOC, ecc…) e della formazione (ACLI, CISL,Confcooperative ecc…) che cerca di diffondere una nuova cultura del lavoro nel territorio.
Alla base del Progetto c’è la preoccupazione della Chiesa italiana di parlare al cuore di tutti quei giovani dell’Italia Meridionale, che vivono situazioni difficili nell’ambito della ricerca del lavoro, con un’attenzione concreta al territorio e il necessario annuncio del Vangelo.
È, quindi, la risposta della Chiesa, che ha a cuore il futuro dei suoi figli, con una proposta organica di evangelizzazione e promozione umana, fondata su tre pilastri: evangelizzazione, formazione e gesti concreti.
Il progetto è un percorso che sperimenta strade nuove e soluzioni inedite per dare speranza ai giovani che vivono il problema della disoccupazione al Sud, grazie alla collaborazione della rete costituita dalle filiere dell’evangelizzazione (ACI, GiOC, ecc…) e della formazione (ACLI, CISL,Confcooperative ecc…) che cerca di diffondere una nuova cultura del lavoro nel territorio.
Nella nostra diocesi il progetto è attivo da alcuni anni e ha contribuito alla nascita di gesti concreti: la “Cooperativa Etica ‘Oqdany”, la Cooperativa Sociale ONLUS “L’isola del sorriso” e il Centro Didattica e formazione “Paideia”.
Lo sportello del centro servizi o CAT (Centro Animazione Territoriale) inaugurato il 20 Giugno, si trova in via Mons. Blandini 9 ed accoglie tutti i giovani che sono alla ricerca di un lavoro o hanno bisogno di assistenza e di aiuto (stesura di curriculum, elaborazione di un businnes plan, ecc..); all’interno del centro servizi è possibile reperire materiali utili per l’avvio di imprese o per conoscenza sui bisogni e sulle realtà già esistenti nel territorio.
Il centro servizi è aperto il
Mercoledì ore 10.00 – 13.00
e su appuntamento
in Via Mons. Blandini n° 9 – Noto
Per informazioni o appuntamenti rivolgersi a:
Salvo 348 88 673 28 – email: progettopolicoro@diocesinoto.it
IL PROGETTO POLICORO NELLA NOSTRA DIOCESI
Pane, lavoro e libertà
Al n°12 del documento dei Vescovi italiani “Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno” il Progetto Policoro viene indicato come un segnale concreto di speranza per i giovani, «una nuova forma di solidarietà e condivisione, che cerca di contrastare la disoccupazione, l’usura, lo sfruttamento minorile e il “lavoro nero”».
Il progetto ha una finalità essenzialmente educativa, per questo, in linea con gli orientamenti pastorali della Chiesa italiana per il decennio 2010-2020 e con la programmazione della diocesi – relativa al quinquennio 2010-2015 – si intende rilanciare il progetto Policoro nel contesto della duplice attenzione richiamata negli ultimi documenti dei Vescovi Italiani con una più chiara attenzione all’ecclesialità, coniugando sfondi evangelici ed ecclesiali con la promozione di azioni significative e di segni condivisi entro una corale progettazione, per la quale sarà costituita apposita equipe diocesana, con rappresentanti di tutti i vicariati. L’ottica – richiamata dal Vescovo Mons. Antonio Staglianò – è quella di una cura integrale dell’uomo (corpo, mente e spirito) e di una presenza della comunità ecclesiale entro la storia degli uomini capace di far cogliere bellezza e concretezza del Vangelo.