Migliaia di giovani provenienti da tutta la Diocesi di Noto hanno preso parte all’ottava Giornata dei Giovani svoltasi a Modica nel Corso principale, gremito di ragazzi a perdita d’occhio. Le maglie gialle degli animatori e quelle blu dei partecipanti riportavano la scritta “la bellezza tra il cantiere e le stelle”, a ricordare il tema principale della giornata: la bellezza.
Dalle 15,30 balli e canti hanno animato la folla intervenuta, con una rappresentazione del passaggio della Giornata da parte del Vicariato di Ispica a quello di Modica e il lancio del tema da parte del Vicariato di Avola, con una suggestiva scena sul trionfo della croce incentrata sulla bellezza dei colori. Dopo questo festoso momento di aggregazione ha preso la parola lo psicologo Ezio Aceti, il quale con un intervento accorato e intenso ha ricordato la bellezza della positività della vita come parabola che inizia dai progetti e dagli ideali della giovinezza sino alle bellezze della maturità. “La bellezza di conservare il corpo nella sua purezza e spontaneità, la percezione positiva del sé ci aiutano ad amare per primi”, ha ripetuto più volte, citando personalità forti nella fede come don Luigi Ciotti, Chiara Lubich e Madre Teresa, esempi femminili di grande bellezza interiore. Seguito con grande attenzione, l’intervento si è concluso con un momento di animazione che ha anticipato l’atteso arrivo di Mons. Antonio Staglianò, affettuosamente accolto con l’appellativo di Don Tonino, in grado subito di coinvolgere i ragazzi in applausi e cori affettuosi. Imbracciando la chitarra ha subito aperto il suo momento con la canzone “non c’è Nerone”, metafora di come in realtà occorra sempre stare in guardia da chi minaccia di guastare la bellezza della vita. Proseguendo sul tema dell’essere umani: “Dio crede negli esseri umani e noi crediamo in Lui. Non siamo solo fragili come esseri umani, ma siamo amore e capacità di amare, in tutto questo sta la vera bellezza”. Dopo aver intonato “Esseri umani” di Marco Mengoni, ha chiesto ai giovani di levare la voce sulle parole di Nek: “Fatti avanti amore, l’amore c’è ed è Dio”, ricordando l’importanza dell’amore della famiglia e del dolore di perdere i genitori e, citando la parabola del figliol prodigo, ha sottolineato che il ruolo degli avi è fondamentale per andare verso il futuro portando con sé gli insegnamenti del passato, al fine di resistere alla cultura dell’ipermercato con un occhio a chi è in difficoltà. Cantando la canzone del vincitore di Sanremo Roberto Caccamo, giovane siciliano, ha proseguito parlando della bellezza che si esterna nella cura degli altri. Sulle note di “La Cura” di Franco Battiato ha ricordato: “Siamo esseri speciali perché siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio che splende nella nostra bellissima fragilità, bisogna essere guerrieri. Cristo è il nostro guerriero che ci abbraccia per vivere in questa società. Bisogna vincere la morte con l’amore, perché Gesù l’ha vinta per noi con un amore che dà speranza a tutti”. Dopo aver coinvolto i giovani nel canto di “Guerriero” di Marco Mengoni ha ringraziato Modica per aver organizzato con grande amore la Giornata della Gioventù, recitando alcuni versi della poesia da lui composta e dedicata alla città “presepe” che ha accolto i festeggiamenti. Il momento si è concluso con un rap improvvisato da Mons. Staglianò sul palco, tra i giovani animatori che con gioia gli hanno chiesto di partecipare a un selfie di gruppo. Successivamente il momento di adorazione Eucaristica e di preghiera, partecipato in un silenzio raccolto, ha introdotto l’inizio delle Fontane di Luce curate dalle cellule di evangelizzazione e diffuse lungo il Corso, seguite poi dallo spettacolo dei talenti giovanili che ha riportato la musica e il ballo sul palco. Il momento comico finale della Giornata ha offerto spunti e sorrisi di riflessione ai giovani che sono rimasti presenti fino al termine, adesso accompagnati anche da molte famiglie e adulti. L’equipe della pastorale giovanile ha ringraziato i responsabili don Giovanni Lauretta e Nicoletta Di Maria per l’organizzazione dell’evento, accogliendo insieme a loro la preghiera del Mandato e la benedizione.