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COMUNICATO STAMPA – Giovedì 2 aprile 2009, alle ore 16, la Diocesi di Noto accoglierà il suo nuovo Vescovo, Sua Ecc. Mons. Antonio Staglianò

Giovedì 2 aprile 2009, alle ore 16, la Diocesi di Noto accoglierà il suo nuovo Vescovo, Sua Ecc. Mons. Antonio Staglianò,. Dopo il saluto, che il Sindaco di Noto rivolgerà in Piazza Municipio a nome degli altri 8 sindaci della diocesi, ci si porterà in Cattedrale dove, alle ore 16,30, Mons. Staglianò prenderà possesso della cattedra da cui guiderà la Chiesa netina a cui è stato destinato da papa Benedetto XVI, con nomina del 22 gennaio 2009. La solenne Eucaristia sarà concelebrata da Mons. Mariano Crociata Segretario Generale della CEI, da Mons. Graziani, Arcivescovo di Crotone-Santa Severina e dai Vescovi emeriti: Mons. Salvatore Nicolosi e Mons. Giuseppe Malandrino insieme ai presbiteri della diocesi di Noto e ad un gruppo di presbiteri della diocesi di Crotone-Santa Severina.
       Mons. Antonio Staglianò è nato a Isola di Capo Rizzuto (KR) il 14 giugno 1959 ed è stato ordinato presbitero il 20 ottobre 1984. Dottore in Teologia e in Filosofia è stato Direttore dell’Istituto Teologico Calabro e Docente di Cristologia, Teologia trinitaria e Teologia della pastorale. Ha unito l’impegno per la ricerca scientifica a quello dell’animazione pastorale essendo stato parroco a Le Castella e Vicario episcopale per la cultura. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni teologiche e raccolte di poesie. Succede a Mons. Mariano Crociata chiamato dal S. Padre a ricoprire l’incarico di Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
       Alla cerimonia, trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Video Mediterraneo e Mediterraneo Sat e da Videoregione, prenderanno parte: i prefetti di Siracusa e Ragusa, i sindaci dei nove comuni, e le autorità politiche e militari della diocesi.


 Sac. Umberto Bonincontro

 

P.S. I giornalisti che desiderano l’accredito si presentino nella Sala Stampa, allestita presso la ‘Società fedeli e portatori di S. Corrado’ in via Montuoso (di fronte porta laterale della Cattedrale, lato sinistro), a partire dalle 15,00.


COMUNICATO STAMPA – La riapertura della Cattedrale di Noto. Un anno dopo.

Noto, 14 giugno 2008. Il 18 giugno 2007 rimarrà una data storica per l’Italia e per il mondo: la Cattedrale di Noto, uno dei gioielli del barocco siciliano, patrimonio artistico dell’umanità, è stata riaperta al culto dei fedeli e ridonata alla città di Noto. A un anno dalle celebrazioni di riapertura, la Diocesi di Noto con il patrocinio del Comune d Noto e la collaborazione della Pro-Noto promuovono una serie di appuntamenti per celebrare il memorabile evento.
Momento centrale e culminante sarà la conferenza di giorno 18 giugno che si terrà in Cattedrale e vedrà come relatore principale S.E. Mons. Carlo Chenis, Vescovo di Civitavecchia e membro della Commissione nazionale per la ricostruzione della Cattedrale, il quale interverrà sul tema ‘La Cattedrale immagine della Chiesa: dalla ricostruzione delle pietre alla rievangelizzazione dei fedeli’. La conferenza si aprirà con l’intervento di S.E. Mons. Mariano Crociata, Vescovo di Noto, al quale seguiranno gli interventi dell’Avv. Corrado Valvo, Sindaco di Noto; della Dott.ssa Fiorella Scandura, Prefetto di Siracusa e Commissario per la ricostruzione; e dell’Arch. Mariella Muti, Soprintendente ai Beni culturali e artistici di Siracusa.
‘La riapertura della Cattedrale di Noto, dopo il crollo e la ricostruzione, è stato un avvenimento importante e profondamente evocativo per la diocesi e per il territorio, ben oltre i confini assegnati alla sua figura geografica ‘ dice il Vescovo di Noto Mariano Crociata -. Ad un anno di distanza è doveroso ma, ancor più, profondamente sentito raccogliere la risonanza dell’evento, che permane attivo con la sollecitazione che suscita a ricostruire nuovi vissuti e nuove relazioni in un tessuto sociale ed ecclesiale bisognoso di recuperare ripresa e slancio’.
Alla conferenza si affiancheranno altre due manifestazioni che fanno da corollario al momento celebrativo: la Mostra delle Confraternite netine che sarà inaugurata domenica 15 giugno alle ore 21.00 presso la Chiesa dello Spirito Santo e l’Estemporanea d’arte organizzata dalla Diocesi di Noto, dalla Parrocchia ‘San Corrado nella Cattedrale’ e dall’Associazione ‘Amici della Cattedrale’, con il patrocinio del Comune di Noto e la collaborazione dell’Associazione Turistica ‘Pro Noto’ sul tema ‘La Cattedrale simbolo del barocco e dell’iconografia sacra del Val di Noto’.
L’estemporanea coinvolgerà artisti delle Diocesi di Noto e di Mazara del Vallo e si svolgerà nell’area del centro storico di Noto il 17 giugno (pomeriggio) e il 18 giugno (fino alle 17). Le opere realizzate verranno esposte e presentate in Cattedrale in occasione del Convegno ‘Riapertura della Cattedrale un anno dopo’ di  giorno 18 giugno.
‘Dopo un anno raddoppia la felicità per la restituzione al culto e al mondo intero della Cattedrale di Noto ‘ commenta il sindaco della città Corrado Valvo -. Ciò, infatti, ha comportato un ulteriore motivo di richiamo di turisti da tutto il mondo, che sicuramente avranno modo di apprezzare le ulteriori opere di altissimo pregio che verranno realizzate. Gli affreschi e l’altare creeranno eventi negli eventi arricchendo ancor di più la preziosità e l’importanza dell’opera. La grande sinergia e condivisione di intenti con la Diocesi di Noto stanno facendo diventare Noto la meta più importante per un composito turismo culturale e religioso’.


COMUNICATO STAMPA – La Cattedrale di Noto premiata a Venezia nell’ambito del Concorso per il Restauro dell’Architettura 2007-2008 – Tradizione, devozione, ambizione

La Cattedrale di Noto è stata premiata con una ‘menzione assoluta nazionale, al di sopra di tutte le opere premiate, per la valenza anche simbolica dell’intervento architettonico’ nell’ambito del convegno sul tema ‘Il recupero dei beni culturali tra conservazione e fruizione’ in occasione del quale sono stati proclamati i vincitori nazionali del Concorso per il Restauro dell’Architettura 2007-2008 ‘Tradizione, devozione, ambizione’ promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalle Sovrintendenze e Direzioni ai Beni Architettonici e Paesaggio Regionali di Calabria, Liguria, Sicilia, Veneto e dall’Unpli (Unione Pro Loco italiane).

 

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“La Chiesa di Noto on line. Impegni, sfide e prospettive”


La prospettiva di un mondo in cui non esistono distanze incolmabili e dove la libera circolazione delle idee sia la norma condivisa da tutti i membri della comunità umana, è senza dubbio affascinante ma comporta impegni, sfide e prospettive. A questo proposito viene in aiuto il messaggio di Benedetto XVI per la 42ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali «il ruolo che gli strumenti della comunicazione sociale hanno assunto nella società va ormai considerato parte integrante della questione antropologica, che emerge come sfida cruciale del terzo millennio». A queste parole del Santo Padre e all’intuizione del nostro Vescovo Mariano Crociata, che qui ringrazio per la fiducia accordatami, la nostra diocesi si ispira per affrontare tutto ciò che comporta lo stare ‘on line’. Gli obbiettivi principali che questo progetto vuole raggiungere sono: parlare un linguaggio adeguato al tipo di strumento per annunciare con efficacia la ‘buona notizia’ e toccare il cuore dei navigatori della rete.


 


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“Le nuove tecnologie e le diocesi italiane. La Cei al servizio delle Chiese Locali”


  1. Per le Comunità ecclesiali, e in particolare per le Diocesi, le Nuove tecnologie sono un’opportunità per le finalità di Gestione, di Comunicazione, Collegamento, Valorizzazione del Patrimonio Culturale, Presenza nel Territorio.

  2. La Diocesi è chiamata ad un impegno che valorizzi tutte le risorse locali disponibili, ma il suo compito può essere agevolato da alcuni strumenti e risorse che la CEI mette a disposizione. In questo ambito, come in tanti altri del Mondo Ecclesiale, è importante porsi in una prospettiva di collaborazione e sinergia.

  3. La Diocesi si avvale degli strumenti tecnologici per agire ‘nel proprio territorio’, ma può trarre beneficio dal suddetto atteggiamento di apertura.

  4. Gli uffici della CEI, in particolare l’Ufficio Comunicazioni Sociali e il Servizio Informatico, cercano di agevolare tale atteggiamento e i benefici che ne possono derivare, per ciascuna diocesi ma per tutta la Chiesa che e’ in Italia.

  5. Un’iniziativa nazionale può agevolare in particolare:

 


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“La Chiesa italiana e i nuovi mezzi di comunicazione sociale”


Nel portare il saluto del direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI, Don Domenico Pompili, non posso nascondervi la gioia di essere qui, a Noto, per presentare il sito internet di una diocesi a me cara, sempre in prima linea sul fronte delle comunicazioni sociali. Un impegno, quello della diocesi di Noto sul versante dei media confermato ancora di più con il varo del sito internet diocesano nato dall’intuizione del vescovo Mariano Crociata al quale rinnovo la mia stima autentica e ringrazio per aver sostenuto questo nostro incontro.


Un sito internet come quello della Diocesi di Noto è già luogo telematico di convergenza cooperativa tra media nazionali come per esempio il quotidiano Avvenire, Sat 2000, Radio InBlu, l’Agenzia Sir e media locali come il periodico diocesano e i bollettini parrochiali. E’ una goccia che si aggiunge al mare magnum delle motivazioni che stanno alla base dell’interesse della Chiesa italiana nei confronti delle nuove tecnologie e in particolare di Internet, un ambiente virtuale che è possibile ‘navigare’ dotandosi di un computer, un modem e una linea telefonica veloce come l’Adsl, ma anche attraverso un semplice palmare.


 


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La diocesi di Noto on-line. E’ stato presentato oggi 28 Aprile 2008 il nuovo sito internet della Diocesi di Noto


E’ stato presentato oggi www.diocesinoto.it, il nuovo sito internet della diocesi di Noto. «Una opportunità umana, sociale ed ecclesiale di singolare portata» lo ha definito, nella sua relazione, il Vescovo S. E. Mons. Mariano Crociata, innanzitutto perché «un sito internet integra in sé diverse dimensioni dei media più avanzati, abilita ad una comunicazione ricca e completa, offre un costante aggiornamento, consente una interazione continua tra emittente e utente, fa entrare in comunicazione con un mondo vivo di persone e di comunità». In particolare, per Mons. Crociata le indicazioni da raccogliere all’avvio del nuovo strumento sono tre: impegno della comunità diocesana, e non solo, a seguire con attenzione il sito; di quanti sono impegnati nei vari ambiti della vita diocesana a far sì che il sito contribuisca, secondo i requisiti tecnici che gli sono propri, a rendere integrata e organica la vita e l’attività della diocesi per una Chiesa sempre più viva e partecipata; responsabilità dal punto di vista dei contenuti perché tutte le informazioni e le comunicazioni riconducono al compito dell’evangelizzazione che rappresenta la cifra riassuntiva dell’identità e di tutte le attività ecclesiali.


 


«Il profilo architettonico della cattedrale che campeggia nell’home page del sito è come unificare mondi e linguaggi separati da secoli ‘ ha detto nel suo saluto il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana, don Domenico Pompili ‘ eppure sorprendentemente capaci di dialogare. Mi pare che dentro questo mix di tradizione ed innovazione ci sia dentro il rapporto tra nuovi media e nuova evangelizzazione che oggi siamo chiamati ad interpretare con slancio ed entusiasmo».


 


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‘Mass media al bivio tra protagonismo e servizio. Il messaggio di Benedetto XVI in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2008’.

Un saluto cordiale porgo a tutti voi intervenuti alla presentazione del sito internet della diocesi di Noto e viva soddisfazione desidero esprimere in questo momento in cui raccogliamo i risultati della scelta della nostra diocesi per uno dei progetti pilota di siti internet realizzati in Italia. Un sentito ringraziamento innanzitutto all’Ufficio per le comunicazioni sociali della CEI nella persona del suo direttore don Domenico Pompili qui rappresentato dal dott. Vincenzo Grienti; poi al Servizio informatico della CEI nella persona del dott. Giovanni Silvestri; ancora ai tecnici della società Seed-Ids Informatica che hanno svolto il lavoro di progettazione e di messa in opera del sito; e infine, ma non per ultimi, ai miei collaboratori: a don Rosario Sultana, in particolare, che ha accettato di assumere la responsabilità di webmaster del nuovo sito, e a quanti lo hanno aiutato e continueranno a farlo per i vari aspetti di competenza e di informazione, tra i quali voglio citare il dott. Salvatore Maiore quale direttore del nostro ufficio per i beni culturali e l’arte sacra, così rilevante per il patrimonio di cui portiamo insieme il vanto e il peso. 
La nostra presentazione si svolge felicemente nella imminenza della celebrazione della 42a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, per la quale il papa Benedetto XVI ha voluto consegnarci un suo messaggio che ne sviluppa il titolo: ‘I mezzi di comunicazione sociale: al bivio tra protagonismo e servizio. Cercare la verità per condividerla’. Il tema riprende un aspetto che è intrinseco alla natura stessa dei mezzi di comunicazione e che gli interventi del Magistero, già con il concilio Vaticano II, non hanno smesso di porre in evidenza, ovvero il loro rapporto con la verità. Mi piace sottolineare due aspetti tra altri del messaggio pontificio che interpellano il nostro uso dei media e la loro funzione nella società e nella Chiesa.
In primo luogo mi pare si debba segnalare la connaturale tendenza dei mezzi di comunicazione a costituire essi stessi un evento a sé, quasi indipendentemente dalla realtà che riferiscono, presentano o commentano, così da diventare essi stessi produttori di eventi, creatori di realtà, ma in questo caso virtuale, che si sovrappone fino a sostituirsi alla verità dei fatti. C’è in questo, lo sappiamo, un effetto congenito proprio degli stessi media, i quali non istituiscono una mediazione pura, tra i fatti e la loro conoscenza, bensì si presentano come strumenti e intermediazioni essi stessi dotati di propria consistenza, i quali rielaborano e in un certo senso ricreano la realtà dei fatti cui si riferiscono. La comunicazione è una mediazione che, mentre potenzia l’informazione e la sua diffusione, tende a erodere sempre più spazio alla realtà fattuale fino a introdurvi un ulteriore livello, virtuale, con il quale la realtà che chiamiamo fattuale finisce con l’intrecciarsi e alla fine con il confondersi. Mentre le dimensioni e le potenzialità della comunicazione vengono smisuratamente moltiplicate, cresce la necessità di imparare ad orientarsi nel discernimento dei livelli di realtà, o più semplicemente tra reale e virtuale; ma cresce anche la responsabilità, e quindi la necessità della competenza e della vigilanza, per chi opera nell’ambito della comunicazione. Infatti a questo carattere connaturale ai mezzi di comunicazione si aggiungono le condizioni e soprattutto gli scopi per i quali gli operatori della comunicazione utilizzano i media.
«Occorre pertanto chiedersi ‘ scrive il Papa nel suo messaggio ‘ se sia saggio lasciare che gli strumenti della comunicazione sociale siano asserviti a un protagonismo indiscriminato o finiscano in balia di chi se ne avvale per manipolare le coscienze. [‘] Oggi, in modo sempre più marcato, la comunicazione sembra avere talora la pretesa non solo di rappresentare la realtà, ma di determinarla grazie al potere e alla forza di suggestione che possiede. Si costata, ad esempio, che su talune vicende i media non sono utilizzati per un corretto ruolo di informazione, ma per ‘creare’ gli eventi stessi» (n. 3). C’è dunque una responsabilità che viene sfidata e che chiede di essere esercitata nei confronti dei media, sia da parte di chi li gestisce sia da parte di chi li usa e ne fruisce. Solo così si potrà far fronte a quella che il Papa considera una vera e propria «mutazione» (ib.) in atto nel ruolo dei mezzi di comunicazione, per i quali egli invoca lo sviluppo di una vera e propria «info-etica» (n. 4), analoga a quella che è diventata la bio-etica.
Una seconda considerazione si impone allora in ordine al rapporto tra mezzi e fine nell’impiego dei media. Poiché infatti siamo di fronte a ‘mezzi’ di comunicazione che hanno assunto un ruolo così preponderante da creare essi stessi un nuovo ambiente umano e quasi una realtà parallela, e questo non solo per un uso distorto o strumentale, ma anche per la loro stessa natura sempre più pervasiva nell’orizzonte della conoscenza e dell’esperienza umana in genere, ciò che va posto all’ordine del giorno è la questione antropologica, ovvero la questione della verità dell’uomo; ancora una volta è diventato necessario chiedersi chi è l’uomo e che cosa può o rischia di diventare. Questo impone, quanto meno a noi credenti per un servizio a tutti, di tenere desto il senso della persona umana, nella sua figura completa di creatura di Dio a sua immagine e somiglianza, redenta da Cristo, nel quale trovare la compiuta realizzazione umana e verso cui orientare la ricerca di verità e di vita (cf. n. 6). L’umanità autentica ha il suo criterio insuperabile nel Cristo; egli è guida nel discernimento della verità e del bene che proprio attraverso i mezzi di comunicazione sociale possono raggiungere ulteriori significative realizzazioni. Ma perché ciò avvenga bisogna recuperare un adeguato senso della dignità dell’uomo ed una visione integrale della sua identità di creatura a immagine e somiglianza di Dio, chiamata ad una relazione filiale con Dio in Cristo. Insieme a questa chiara coscienza e visione è necessario quindi assicurare che l’uso dei media custodisca e promuova la dignità integrale dell’uomo, nella sua dimensione personale, dal concepimento all’ultimo respiro, e nella sua dimensione sociale, a cominciare dal diritto e dal dovere del lavoro, fino a tutti gli aspetti di una corresponsabilità e di una partecipazione che unicamente possono rendere ciascuna persona e la società in cui vive degna di essere definita umana.
Non si tratta allora di demonizzare i media, e nemmeno di idolatrarli, quanto piuttosto di possedere con chiarezza il criterio del loro utilizzo come utenti o come operatori della comunicazione, perché diventino ciò a cui sono chiamati, ovvero una magnifica ed esaltante potenzialità di sempre più piena umanizzazione.
Guardare in questo modo all’avvio di un nuovo sito internet come il nostro fa intravedere una opportunità umana, sociale ed ecclesiale di singolare portata. Innanzitutto perché un sito internet integra in sé diverse dimensioni dei media più avanzati, abilita ad una comunicazione ricca e completa, offre un costante aggiornamento, consente una interazione continua tra emittente e utente, fa entrare in comunicazione con un mondo vivo di persone e di comunità. Potrebbero essere tre, in tal senso, le indicazioni da raccogliere all’avvio di uno strumento come il sito internet di una diocesi quale la nostra.
Innanzitutto il sito rappresenta una opportunità completa e tempestiva di aggiornamento sul piano delle notizie e dell’informazione. Ciò significa un impegno assiduo e serio per tutti coloro che vi siamo implicati per assicurare che i dati siano sempre offerti puntualmente e con completezza. E significa anche, sul versante di chi fruisce del servizio, l’impegno a seguire con attenzione e quindi a corrispondere con una attiva partecipazione al circuito di comunicazione reso in tal modo permanentemente attivo.
In secondo luogo il sito si presta a diventare strumento privilegiato di lavoro per tutti coloro che sono impegnati e responsabili nei vari ambiti della vita diocesana e su tutto il territorio della diocesi. Si tratta allora di far sì che il sito contribuisca, secondo i requisiti tecnici che gli sono propri, a rendere sempre più integrata e organica la vita e l’attività della diocesi a tutti i livelli e tra tutte le sue componenti. Questo tocca immediatamente quanti portano responsabilità di settore o locale, coinvolge via via tutte le istituzioni, ma infine rende possibile una vita di Chiesa sempre più viva e partecipata.
Infine il sito porta la responsabilità di essere strumento della vita e della missione della Chiesa al proprio interno e verso tutti riconducendo tutte le informazioni e le comunicazioni al compito dell’evangelizzazione che rappresenta la cifra riassuntiva della identità e di tutte le attività ecclesiali. Attraverso il sito deve passare una immagine di Chiesa e, in essa, una immagine di umanità plasmata e conformata a Cristo Signore. E questo sia per l’immagine complessiva che trasmette dal punto di vista tecnico ed estetico, ma anche per i riferimenti, i richiami, le possibilità di rimando ai contenuti della fede cristiana che contiene e con cui sollecita chi lo visita. In altre parole, il sito deve diventare strumento non solo di informazione, ma anche di conoscenza e, perché no?, di formazione, direttamente o indirettamente. Con una peculiarità che gli è propria, e cioè il carattere in qualche modo interattivo, che trasforma la visita del sito in una possibile apertura di dialogo serio, costruttivo, positivo e arricchente per chiunque la intraprenda.
Sta nei nostri auspici, e nelle nostre preghiere, che tutto ciò si realizzi, perché anche questo strumento diventi segno di Chiesa e quindi frammento del Regno che viene, che è di Dio ma per ciò stesso anche e veramente dell’uomo.

             + Mariano Crociata, Vescovo di Noto


La diocesi di Noto on-line. Presentazione del nuovo sito internet


Sarà presentato lunedì 28 aprile 2008 alle ore 11 a Noto, presso il Seminario vescovile alla presenza del Vescovo di Noto, S. E. Mons. Mariano Crociata, il sito internet ufficiale della diocesi. Scelto tra i dieci ‘progetti pilota’ individuati in tutta Italia dal Servizio informatico della Conferenza Episcopale Italiana per l’anno 2008, il sito internet raccoglie i video, le fotografie, i link agli uffici e servizi pastorali della curia diocesana e centinaia di ipertesti per un totale di quasi trecento pagine in html tutte dedicate alla Chiesa netina. L’indirizzo su cui trovare queste e tante altre informazioni utili è www.diocesinoto.it ed è stato realizzato in meno di due mesi da uno staff di webmaster, tecnici informatici e giornalisti.


 


Il sito, concepito come strumento al servizio sia degli uffici della diocesi che dei navigatori della rete, si propone di aggiornare su tutti gli eventi diocesani. In particolare, on line si potranno leggere sempre le omelie aggiornate, i discorsi, le lettere e i decreti del Vescovo S. E. Mons. Mariano Crociata, accessibili già dall’home page, cioè dalla pagina iniziale del sito internet. In evidenza anche l’itinerario culturale delle principali chiese barocche ricche di storia e di cultura religiosa, uno speciale dedicato alla Cattedrale di Noto dove sono disponibili foto e due video sulla celebrazione di riapertura del gioiello barocco patrimonio dell’umanità, un’area dedicata al gemellaggio tra Noto e Butembo-Beni e la sezione ‘vocazioni’ con l’approfondimento sul Seminario vescovile. Ampio spazio anche alla storia della diocesi in cinque lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano).


Vedi il resto del comunicato nell’allegato.