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Festa Diocesana ACR. “Sempre più in alto”
La Cattedrale di San Nicolò Basilica Minore
Autore: Diocesi di Noto (a cura di)
Editore:Diocesi di Noto
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 51
Il cantautore Giancarlo Guerrieri e lo chef Giuseppe Pantano portano il sound e il sapore della Sicilia in Australia
A Modica una iniziativa: Dov’è Pinocchio?
Nel tempo della crisi la fraternità garanzia per una festa vera
Va maturando nel vicariato di Modica una precisa scelta sulle feste religiose: si vuole sempre più proporre il senso vero della festa mettendo al centro la fraternità che si fa “tenda per quanti sono afflitti” e quei messaggi che generano, attorno al racconto e alla memoria di Gesù morto e risorto, la vita buona e bella del Vangelo. Già in occasione del Corpus Domini si è sperimentata la bellezza dell’Eucaristia comune da parte di tutte le parrocchie e l’avvio di un fondo di solidarietà per le famiglie delle piccole imprese di artigiani e commercianti colpite dalla crisi e per l’apertura di un centro di prima accoglienza per le emergenze e le famiglie sfrattate. Anche nelle altre feste religiose sarà tenuta presente questa finalità e, per dare un segno preciso, nella festa di San Pietro, come già in quella della Madonna delle Grazie, sarà devoluto a tale scopo ciò che si risparmierà rinunciando ai fuochi d’artificio.
Festa del rifugiato 2012
Da un’idea di Enzo Ruta e con il coinvolgimento di tutte le mamme, le ragazze, i bambini e gli operatori del Centro Babel di Modica e del Centro Vivere la Vita di Ragusa – case di accoglienza dello SPRAR – verrà rappresentato lo spettacolo “Cuori”: il cuore infatti è nel nostro immaginario il luogo dei sentimenti, delle emozioni, delle paure, del coraggio e di tutto ciò che ci sta a… cuore! In un percorso di testimonianze di vita, suoni, canti e balli di mondi lontani, tutto si concluderà in un dialogo fra due donne che al centro di un ipotetico mare della nostra esistenza si ritrovano in un abbraccio.
Per ricordarci che nel cuore di ogni uomo è conservata la scintilla che ci porta al cuore di Dio e in questo senso ci fa sentire tutti irrimediabilmente fratelli.
Terzo Convegno Internazionale di Bioetica
Comunicato Stampa Curia di Noto del 13 – 06 -2012
COMUNICATO STAMPA
In riferimento all’articolo dal titolo ‘Petizione per chiedere la restituzione del croficisso’ pubblicato a pag. 34 del quotidiano ‘La Sicilia’ del 12-6-2012 e ad altri precedenti articoli sullo stesso argomento pubblicati negli scorsi mesi da ‘La Sicilia’, la Curia Vescovile di Noto, al fine di evitare la continua pubblicazione di notizie imprecise e tendenziose diffuse principalmente dai comunicati della Pro Loco di Avola, precisa che più volte, sia verbalmente che tramite lettera, sono stati forniti i dovuti chiarimenti sia ai soggetti autori delle richieste di restituzione sia all’Amministrazione Comunale di Avola in rappresentanza dell’intera cittadinanza avolese.
Per fare ulteriore e definitiva chiarezza sulla vicenda al fine di evitare che si coinvolgano con motivazioni pretestuose altre realtà culturali della città e che si alimentino, con ulteriori articoli ispirati dalla Pro Loco di Avola, anacronistiche contrapposizioni tra le cittadinanze di Avola e Noto, si allegano alla presente le note inviate da questa Curia all’Amministrazione Comunale di Avola con cui, per evitare fraintendimenti, è stato chiarito da tempo che non è stato effettuato alcun ‘trafugamento’ di opere, che la mancata diffusione della notizia è stata dovuta alla necessità di garantire la sicurezza delle opere attualmente presenti nella chiesa di S. Croce, che si tratta di una rimozione soltanto temporanea (per motivi di sicurezza e salvaguardia delle opere in osservanza della vigente normativa civile, canonica ed ecclesiastica) in attesa della imminente istallazione del sistema di sicurezza che questa Curia ha già avuto finanziato dalla CEI e che, quindi, le opere ritorneranno ad Avola.
Si precisa, infine, che questa Curia Vescovile ha continuato a garantire nella chiesa di Santa Croce il regolare svolgimento delle funzioni liturgiche, evitando così la interruzione dell’attività di culto dopo la partenza delle Suore Figlie della Carità di San Vincenzo.