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Il 30 Giugno ad Avola la 6° Giornata Diocesana dei Giovani: “Taggati dall’Amore”.

Quasi al termine di un intenso anno pastorale, la tanto attesa GDG, Giornata Diocesana della Gioventù è, oramai, alle porte. Si terrà, infatti, ad Avola sabato 30 Giugno.

 
Una giornata, voluta e pensata, dall’équipe di pastorale giovanile, non come un evento isolato che nasce e si spegne in un solo giorno, ma frutto di diversi momenti preparatori e “meta finale” di un percorso formativo in tre tappe, che ha coinvolto numerosi giovani della diocesi, non solo a livello parrocchiale o vicariale, ma persino quelli delle classi delle scuole medie superiori.
L’appuntamento per la festa è al Viale Giovanni Paolo II e a piazza Esedra, che costituiscono il luogo di ritrovo di molti adolescenti e giovani avolesi nelle calde serate estive.
 
Sarà un susseguirsi di momenti di animazione, preghiera, festa:
 
Ore 17.00 Animatamente in musica
Ore 18.00 Preghiera presieduta dal nostro Vescovo, S.E. Mons. Antonio Staglianò
Ore 18.30 Concerto con l’esecuzione di diversi brani musicali, inframmezzati da edificanti testimonianze, a cura della Comunità Nuovi Orizzonti
Ore 20.00 Apertura Fontane di Luce (Adorazione, Confessioni, Stands).
Sarà possibile visitare in piazza Esedra gli stands adibiti per conoscere alcune delle varie realtà attive nel territorio diocesano e per conoscere alcuni testimoni della nostra diocesi che ci hanno accompagnato lo scorso 21 maggio durante il pellegrinaggio vocazionale alla Madonna della Scala.
Vi sarà lo stand della Società dell’Allegria, che si occupa della prevenzione del disagio giovanile, seguendo gli insegnamenti di don Bosco; lo stand delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento, nel centenario della morte del fondatore, il beato Francesco Spinelli; lo stand delle Suore carmelitane, nel centenario della morte della beata madre Crocifissa, loro fondatrice. Lo stand di Sarah Calvano, giovane avolese morta all’età di 19 anni e divenuta cara a molti per le pagine intense del suo diario; uno stand del Progetto Policoro, che esprime la risposta concreta della Chiesa al futuro dei giovani; uno stand dell’associazione Meter, fondata da don Fortunato Di Noto, che si occupa prevalentemente di lotta alla pedofilia e tutela dell’infanzia ed uno stand dell’MGS che si preoccuperà di far conoscere la figura di Nino Baglieri, che ha fatto del suo calvario, vissuto con gioia e serenità, un inno alla vita.
Le fontane di luce di memoria lauretana, dell’Adorazione eucaristica e della Confessione daranno l’opportunità a chi vuole di confessarsi e raccogliersi in preghiera.
Ore 20.30 Cena a sacco
Ore 21.00 Ri-animatamente insieme
Ore 22.30 Chiusura Fontane di Luce – Preparazione Santa Messa
Ore 23.00 Celebrazione eucaristica di MANDATO presieduta dal nostro Vescovo
Ore 24.00 Lancio VII GDG
 
Non puoi mancare! L’Amore ti ha taggato…RISPONDI!
 
 
 
 

Festa Diocesana ACR. “Sempre più in alto”

“Oggi ho passato una bella giornata perché sulla montagna ho incontrato Gesù”!

 
Così ha scritto uno dei ragazzi che hanno partecipato alla festa diocesana degli incontri ACR, che si è tenuta il 16 Giugno presso la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Pozzo Cassero, Modica.
L’azione Cattolica dei Ragazzi ha permesso ai ragazzi, durante lo scorso anno associativo, di percorrere un cammino “in salita”, su una montagna, vivendo la fatica della scalata che conduce alla meta, alla cima del monte su cui costruire tre tende e sostare con Gesù.
Attività, canti, ma soprattutto preghiera, meditazione e la testimonianza di Francesca Magro del movimento Pro Sanctitate hanno impegnato 80 ragazzi provenienti da Noto, Modica e Avola che hanno imparato ad affidare a Gesù le fatiche del cammino, a scegliere cosa è veramente importante portare con sé e a non dare per scontato ciò che hanno.
Riconoscere i segni dell’amore di Dio nelle meraviglie che ci circondano e riconoscerlo nelle persone che ci sono accanto come compagni di viaggio è stato il tema della festa e di tutto un anno associativo che ha insegnato ad ognuno di noi, piccoli e grandi, che la vita è straordinaria perché è un viaggio che non si può affrontare da soli, ma è un susseguirsi di incontri con cui vivere la bellezza della condivisione.
E la montagna della Trasfigurazione, su cui abbiamo sostato il pomeriggio della festa, è un punto da cui ripartire, in cordata, con la consapevolezza che lì abbiamo incontrato Gesù e con Lui possiamo affrontare la strada della vita, perché, dopo essere saliti, bisogna ritornare a valle, nei luoghi della quotidianità ma…trasformati!
L’appuntamento per continuare a sostare sulla montagna con Gesù è al campo scuola diocesano, che si terrà dal 6 al 10 Agosto presso la casa “Madonna di Fatima” in c/da Testa dell’Acqua (Noto): “Venite e vedrete!” … non è solo un invito… è anche il tema del campo!
 
 

La Cattedrale di San Nicolò Basilica Minore

La Cattedrale di Noto è innanzitutto espressione dell’identità religiosa e dell’unità territoriale della Diocesi di Noto, sua principale e originaria casa di preghiera. La sua ricostruzione – che ha coniugato le tecniche costrutti ve settecentesche con le più moderne tecnologie nel campo dell’ingegneria anti sismica – e le opere d’arte che ne costituiscono il contenuto possono considerarsi il simbolo di una comunità diocesana, viva e creativa, che ritrova se stessa attorno al suo Vescovo. Le nuove opere d’arte, di recente inaugurate (affreschi raffiguranti gli evangelisti e la Pentecoste, altare, ambone), rappresentano al meglio l’essenza della Cattedrale, luogo di azione sacramentale, dove i presbiteri in comunione con il proprio Vescovo invocano i doni dello Spirito Santo, annunciano il Vangelo della carità e celebrano il mistero dell’Eucaristia per la santificazione dei fedeli. In essa sono in atto decorazioni artistiche destinate a far risplendere la bellezza cristiana che dobbiamo vedere nell’umanità dell’uomo, che vive l’amore corporeo di Cristo come passione per i bisogni dell’altro, soprattutto del più povero. Dentro la Cattedrale la vera bellezza si consuma sull’altare che è Cristo stesso che si dona. Per questo dobbiamo impegnarci ad avere occhi per la vera bellezza, che si comunica anche attraverso quella visibile. Questi occhi sono quelli della fede che, convertiti dalle ferite interiori del cuore, si aprono a contemplare un mistero che, attraverso immagini, continua a parlarci. Pertanto, la Chiesa di Noto nella Cattedrale si avvarrà dell’arte per trasmettere alla comunità diocesana guidata dal suo pastore il messaggio affidatole da Cristo (cfr. Giovanni Paolo II, Lettera agli Artisti, n. 12), stringendo nel sacro tempio un forte nesso tra celebrazione liturgica, Eucaristia, che è la forma alta della bellezza umana, e vissuto concreto. Diversamente, l’estetica degli affreschi o dei riti liturgici e dell’altare stesso diventa estetismo e questo potrebbe anche anestetizzare l’esperienza della fede. Invece, la bellezza dell’immagine più che estetica è estatica, ovvero porta all’estasi, alla contemplazione piena di meraviglie di un Dio che è così buono, che è Padre, che è misericordia e che richiede lo stesso impegno di misericordia, di carità e di vicinanza anche da noi, fatti a Sua immagine e somiglianza. Nella nostra Cattedrale le opere d’arte, attraverso l’energia comunicati va delle loro forme e dei loro colori, dovranno consentire l’incontro con il bello, costituendo un’occasione per immergersi in una delle forme più alte e significative della via della fede che nella bellezza trova la sua espressione.

 
In tale ottica la Cattedrale vuol proporsi come tappa importante della via pulchritudinis indicata da Papa Benedetto XVI (cfr. Benedetto XVI, Discorso agli artisti nella Cappella Sistina, 21 novembre 2009), una via della bellezza che costituisce al tempo stesso un percorso artistico,
estetico, un itinerario di fede e di ricerca teologica; una via aperta ai credenti e agli artisti in cui si possono incrociare “estetica ed etica, bellezza, verità e bontà”. La Cattedrale di Noto è un cantiere aperto, un edificio vivo e dinamico sia nelle forme che nei contenuti , uno spazio simbolico
e reale dove più mani concorrono ad un unico progetto. Infatti , la ricostruzione architettonica, che ci ha restituito le forme e i volumi del XVIII secolo, ancorando lo stupendo edificio di arte barocca alla tradizione e al vissuto settecentesco, si sta coniugando da un lato con le esigenze
di vivibilità liturgica e con i necessari adeguamenti dettati dal dinamismo del presente e dall’altro con un programma iconografi co e cultuale, concepito come un sistema complesso, ma unitario allo stesso tempo. Si potrà così offrire una icona complessiva, composta da molteplici opere d’arte (di tipologia, fattura e tematiche differenti ), che conduce all’ascesi religiosa e alla contemplazione mistica di una visione che, nella logica dell’incarnazione, pone al centro Cristo crocifisso e risorto.
In tale sistema coesisteranno opere d’arte di fattura ed epoche diverse: accanto a quelle recuperate e restaurate dopo il crollo (testimonianze della sensibilità artistica e religiosa della cultura siciliana, tra i secoli XVIII e XX, nuove opere d’arte contemporanea completeranno il ciclo
iconografico realizzando così un continuum tra la tradizione e il presente.
Le nuove opere, in parte già realizzate, saranno espressione di variegate forme di arte contemporanea: dalle sculture (l’altare e l’ambone, il Crocifisso, le statue raffiguranti gli Apostoli e i Santi Patroni d’Italia) alle pitture (affreschi dei pennacchi e della cupola, progetto di decorazione
del catino absidale e successivamente della volta centrale, tele della Via Crucis) e alle vetrate (nel tamburo della cupola, nei transetti e nella navata centrale); quest’ultime, in particolare, saranno
determinanti non solo per mettere in rilievo il simbolismo della luce che guida i fedeli nel pellegrinaggio terreno verso la santità, ma anche per sottolineare con le loro raffigurazioni sia la sacramentalità della Chiesa sia fulgidi esempi di testimonianze di santità. Nella Cattedrale queste
molteplici espressioni arti sti che andranno attentamente viste e contemplate, in quanto proprio la contemplazione, che Aristotele pone come massima attività umana, apparenta gli uomini alla divinità. Queste immagini, secondo la visione cristiana, vengono recepite come epifania, rivelazione del divino nel nostro mondo, della verità che nell’incarnazione ha preso forma umana ed è divenuta bellezza; una bellezza che occorre riconoscere ed amare: “Tardi t’amai, bellezza tanto antica e tanto nuova” (Agostino, Confessioni, libro X). Fondamentale si rivela poi la scelta di una pluralità di arti sti (pittori, scultori, maestri vetrai, ecc.) di estrazione e provenienza differente, che costituisce occasione di incontro e confronto tra capacità artistiche e culture diverse. Operando insieme in un unico progetto iconografico-catechetico, questi si ritrovano a Noto e ripropongono la Sicilia come centro di un Mediterraneo, crocevia di tante culture, come nei secoli
è sempre stata.

 

 
Titolo: La Cattedrale di San Nicolò – Basilica Minore
Autore: Diocesi di Noto (a cura di)
Editore:Diocesi di Noto
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 51
 
 
 

Il cantautore Giancarlo Guerrieri e lo chef Giuseppe Pantano portano il sound e il sapore della Sicilia in Australia

La Sicilia è una terra magica e la sicilianità un privilegio. Quanti siciliani vivono lontano dall’isola e, malgrado le distanze spazio-temporali, con orgoglio rivendicano l’identità sicula. Ai siciliani residenti in Australia che sognano la Sicilia, è data per una volta la possibilità di rivivere le emozioni legate alla terra grazie al tour che partirà a fine giugno con due ambasciatori della sicilianità d’eccezione: il cantautore rosolinese Giancarlo Guerrieri e il funzionario del Ministero degli Esteri Giuseppe Pantano che vestirà i panni di chef. Il 29 e il 30 giugno a Melbourne le due serate saranno organizzate dalla famiglia Vraga di Rosolini con l’aiuto dei rotariani e della collettività siciliana; seguiranno le serate del 2 e 3 luglio a Sydney organizzate da Luca De Leonardis della Camera di Commercio Italiana e Teresa Ristifa, Presidente della Comunità Siciliana, con l’aiuto dei Cavalieri di Malta. “Cantare per la comunità siciliana residente in Australia – ha dichiarato il cantautore rosolinese Giancarlo Guerrieri – è uno dei sogni artistici della mia vita che si realizza”. Durante le serate verranno riproposti alcuni classici della canzone siciliana e le canzoni dell’album “Caminanti” di Giancarlo Guerrieri, un cd in cui la musica e le parole si colorano di immagini antiche e ricordi indelebili. Guerrieri, amato e stimato cantautore in Italia e all’estero, è uno dei maggiori rappresentanti della nuova canzone siciliana; è suo il merito di avere reso la canzone popolare siciliana accessibile a un pubblico più vasto, attingendo al pop d’autore e al rock melodico in un coinvolgente ritmo che nasce dalla terra. L’intento delle serate siciliane non è solo musicale, ma anche gastronomico. Si cercherà, infatti, di ricreare il clima spensierato, genuino e informale dei conviviali incontri tra amici “O Paisi”. Il menu rigorosamente mediterraneo pensato dallo chef Giuseppe Pantano porterà sulla tavola i sapori e i profumi del Sud. “Poter realizzare quest’evento a migliaia di chilometri dalla nostra amata Sicilia farà sicuramente felici i nostalgici e chi porta nel cuore il suo paese natio – ha commentato Giuseppe Pantano da anni impegnato nella promozione della Sicilia all’estero”.
 
Nel corso delle serate che hanno un nobile scopo benefico, verranno raccolti fondi per il progetto di S.E. Antonio Staglianò Vescovo della Diocesi di Noto riguardante la costruzione dell’Ospedale Cardiologico a Butembo Beni in Congo. Un sodalizio artistico quello di Guerrieri e Pantano che attraverso la musica, linguaggio universale, racconterà la Sicilia vera, pulita e sana di cui si riproporranno i piatti tipici della tradizione rivisitati in chiave moderna.
 
 

A Modica una iniziativa: Dov’è Pinocchio?

Una volta c’erano i cantanti, e tanti sprechi … Quest’anno, invece, la vigilia della festa di San Pietro a Modica ci sarà una Compagnia teatrale particolare: la compagnia teatrale della Comunità Papa Giovanni. Prima che teatrale è compagnia, perché per riscoprire il valore della vita ha creato dei legami gli uni agli altri per camminare verso Gesù. Il cast è formato da bambini, ragazzi e adulti che nella comunità, nel vivere assieme cercano di abbattere ogni barriera. In scena entrano indistintamente ragazzi con “diverse abilità”, giovani che hanno superato problemi con la tossicodipendenza e con la giustizia, bambini e adolescenti con problematiche familiari e comportamentali. Ecco il segreto della loro arte e della loro forza: vincere insieme, perché non c’è felicità in un traguardo che si taglia da soli.

 
Questa particolare compagnia teatrale da due anni sta portando avanti lo spettacolo “Dov’è Pinocchio”, uno spettacolo in cui Geppetto sceglie di diventare padre, di dare una famiglia e, grazie alle sue scelte, quel pezzo di legno marcio diventa uomo. Un uomo pieno di vita, libero dai fili, un uomo felice che dona gioia, che a sua volta si fa carico degli altri. Geppetto scegliendolo e amandolo vede in Pinocchio cose che gli altri non possono vedere. La Comunità Papa Giovanni XXIII è la Comunità fondata da Don Oreste Benzi, che in venticinque paesi del mondo ha aperto case famiglia in cui tanti bambini e bambine vengono rigenerati nell’amore. La parola d’ordine della Comunità è la condivisione perché nella condivisione non c’è il primo e l’ultimo: si cammina insieme, ognuno è dono per l’altro in una festa senza fine.
 
 L’appuntamento allora a venerdì 29 giugno alle 22 in piazza Matteotti!
 

Nel tempo della crisi la fraternità garanzia per una festa vera

Va maturando nel vicariato di Modica una precisa scelta sulle feste religiose: si vuole sempre più proporre il senso vero della festa mettendo al centro la fraternità che si fa “tenda per quanti sono afflitti” e quei messaggi che generano, attorno al racconto e alla memoria di Gesù morto e risorto, la vita buona e bella del Vangelo. Già in occasione del Corpus Domini si è sperimentata la bellezza dell’Eucaristia comune da parte di tutte le parrocchie e l’avvio di un fondo di solidarietà per le famiglie delle piccole imprese di artigiani e commercianti colpite dalla crisi e per l’apertura di un centro di prima accoglienza per le emergenze e le famiglie sfrattate. Anche nelle altre feste religiose sarà tenuta presente questa finalità e, per dare un segno preciso, nella festa di San Pietro, come già in quella della Madonna delle Grazie, sarà devoluto a tale scopo ciò che si risparmierà rinunciando ai fuochi d’artificio. La festa di San Pietro sarà comunque una festa ricca di iniziative per vivere una gioia semplice ma piena e capace di rinnovare la vita. Ci saranno lunedì 18, giovedì 21 e lunedì 25 giugno  tre celebrazioni eucaristie nei quartieri con serate di fraternità. Martedì 19 nell’area Padre Basile alla Fontana sarà celebrata la festa del rifugiato. Domenica 24 avremo con noi Padre Giovanni Piumatti della missione di Muhanga in Congo. Ci sarà quindi durante il triduo – dal 26 al 28 giugno alle ore 20 alla Domus – una tre sere sulla libertà, tema molto caro ai giovani e molto attuale per tutti, con il prof. Andrea Grillo. La vigilia della festa, giovedì 28, alle 21,30 in piazza Matteotti si terrà uno spettacolo musicale e teatrale di grande significato: saranno in scena cinquanta persone segnate dalle ferite della vita ma accolte dalla comunità papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Bensi. Venerdì 29, nel giorno proprio della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, la conclusione con le celebrazioni eucaristiche alle 8,30; 10,30; 19,30 e alle 20,30 la processione con l’artistico simulacro che rappresenta san Pietro che guarisce il paralitico, icona significativa di una festa che vorrebbe contribuire a sollevare chi resta ai margini o porta pesi nella vita per farci tutti incontrare con sguardi ricchi di affetto, benevolenza, attenzione gli uni verso gli altri.


Festa del rifugiato 2012

Si terrà martedì 19 giugno alle ore 20 a Modica, presso il cantiere educativo “Crisci Ranni” nell’area attrezzata Padre Basile (via Fontana – ex Foro Boario), la Festa del Rifugiato 2012, organizzata dal Coordinamento “Sui sentieri di Isaia” della Caritas diocesana di Noto, dalle cooperative sociali “Il Dono” e “Don Puglisi” e dallo SPRAR (il sistema di accoglienza dei richiedenti asili politico e dei rifugiati).
Da un’idea di Enzo Ruta e con il coinvolgimento di tutte le mamme, le ragazze, i bambini e gli operatori del Centro Babel di Modica e del Centro Vivere la Vita di Ragusa – case di accoglienza dello SPRAR – verrà rappresentato lo spettacolo “Cuori”: il cuore infatti è nel nostro immaginario il luogo dei sentimenti, delle emozioni, delle paure, del coraggio e di tutto ciò che ci sta a… cuore! In un percorso di testimonianze di vita, suoni, canti e balli di mondi lontani, tutto si concluderà in un dialogo fra due donne che al centro di un ipotetico mare della nostra esistenza si ritrovano in un abbraccio.
Per ricordarci che nel cuore di ogni uomo è conservata la scintilla che ci porta al cuore di Dio e in questo senso ci fa sentire tutti irrimediabilmente fratelli.
 
 

Terzo Convegno Internazionale di Bioetica

Sono aperte le iscrizioni al 3° Convegno Internazionale di Bioetica dal titolo:
 
Venire al mondo: i luoghi dell’invisibile. L’umiltà ed il trascendente come esercizio di cura e di ospitalità.
 
con la partecipazione di illustri esperti in materia che si terrà a Noto dal 14 al 15 settembre 2012 presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile.
 
Il Convegno è organizzato dalla Diocesi di Noto ed è inserito nel Programma Nazionale per la Formazione degli operatori della sanità E.C.M.
L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di fornire risposte alle tante problematiche etiche che le moderne biotecnologie e le relative antropologie di riferimento pongono. La cronaca quotidiana propone – a ritmo incalzante – nuove vicende che attirano l’attenzione pubblica su questioni etiche inedite per le quali si richiede un serio discernimento che tenga conto di tutti quelli apporti utili a ripensare la vita umana.
La costruzione sociale e culturale del significato della scienza, deve potersi liberare contestualmente sia da facili entusiasmi sia da superficiali ostracismi, maturati talora in un humus marcatamente emotivo, per accedere ad una visione equilibrata e sapienziale della vita umana in tutte le sue fasi.
“Il 3° Convegno Internazionale di Bioetica – ha spiegato Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto – vede quest’anno la sua terza edizione; con esso ci proponiamo di perseverare in una scelta di formazione e di riflessione sul tema della vita nascente e lo sviluppo in età pediatrica, favorendo il dialogo e il confronto fra svariate esperti su questi temi”.
Lo smarrimento culturale e la tendenza alla frammentazione esigono una coscienza intersoggettiva capace di riunire in un significato unitario la grande quantità di conoscenze disponibili, recuperando in uno sguardo sinottico le diverse dimensioni della persona umana.
Il Convegno è strutturato in quattro sessioni (I: Venire al mondo – II: Tra evento e mistero III: Dall’emozione alla parola – IV: Quando il dolore diventa muto) nelle quali l’apporto scientifico di esperti permetterà l’acquisizione di criteri essenziali per una fondata e pertinente riflessione bioetica che si caratterizza per rigore scientifico e concretezza clinica. Il Convegno è aperto a tutti ma si rivolge in particolare ai medici, agli infermieri, al personale operante nelle strutture socio – sanitarie, ai giuristi, agli studenti e a quanti collaborano nel campo della formazione.
 
Medici, infermieri, ostetrici, farmacisti, psicologi, biologi, tecnici di laboratorio, della riabilitazione e tutte le altre figure afferenti alle categorie socio sanitarie potranno acquisire crediti E.C.M.
 
CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE
 
1) quota d’iscrizione, cartella lavori, coffee-break, attestato per i partecipanti secondo le modalità ECM: Euro 50,00 di cui la metà va versata al momento della preiscrizione.
2) quota d’ iscrizione, cartella lavori, coffee-break, attestato per i partecipanti senza ECM: Euro 10,00.
3) uditori: ingresso libero.
4) prenotazione dei tre volumi degli atti del convegno: Euro 25,00.
 
Si informa che durante il convegno è previsto un servizio di coffee-break (offerto dall’organizzazione) ed un servizio di buffet durante la pausa pranzo ( previa prenotazione) al costo di Euro 8,00.
Le iscrizioni si effettuano utilizzando il modulo allegato, da trasmettere, esclusivamente, via fax al 0931.573868 o al n. 0931.1846661 oppure via mail all’indirizzo bioetica@diocesinoto.it
Le iscrizioni con ECM, fino ad un numero massimo di 50, saranno accolte in base all’ordine cronologico di ricevimento.
Le quote d’iscrizione possono essere corrisposte secondo le seguenti modalità:
a) bonifico bancario IBAN: IT 87 H 01020 84740 000300320289 intestato a Diocesi di Noto, causale “3° Convegno di Bioetica 14 -15 settembre 2012”.
b) direttamente all’atto della registrazione dei partecipanti prima dell’apertura del Convegno.
Per informazioni o sul sito www.diocesinoto.it o via mail bioetica@diocesinoto.it
Per informazioni scientifiche rivolgersi al. Prof. Sac. Antonio Stefano Modica 3931672085
Per ulteriori informazioni si prega di fare riferimento alla Segreteria Organizzativa tel. 0931-573868 (orario ufficio sabato escluso), oppure al dott. Giuseppe Malandrino 335.8773312.
 

Comunicato Stampa Curia di Noto del 13 – 06 -2012


COMUNICATO STAMPA


 


In riferimento all’articolo dal titolo ‘Petizione per chiedere la restituzione del croficisso’ pubblicato a pag. 34 del quotidiano ‘La Sicilia’ del 12-6-2012 e ad altri precedenti articoli sullo stesso argomento pubblicati negli scorsi mesi da ‘La Sicilia’, la Curia Vescovile di Noto, al fine di evitare la continua pubblicazione di notizie imprecise e tendenziose diffuse principalmente dai comunicati della Pro Loco di Avola, precisa che più volte, sia verbalmente che tramite lettera, sono stati forniti i dovuti chiarimenti sia ai soggetti autori delle richieste di restituzione sia all’Amministrazione Comunale di Avola in rappresentanza dell’intera cittadinanza avolese.


Per fare ulteriore e definitiva chiarezza sulla vicenda al fine di evitare che si coinvolgano con motivazioni pretestuose altre realtà culturali della città e che si alimentino, con ulteriori articoli ispirati dalla Pro Loco di Avola, anacronistiche contrapposizioni tra le cittadinanze di Avola e Noto, si allegano alla presente le note inviate da questa Curia all’Amministrazione Comunale di Avola con cui, per evitare fraintendimenti, è stato chiarito da tempo che non è stato effettuato alcun ‘trafugamento’ di opere, che la mancata diffusione della notizia è stata dovuta alla necessità di garantire la sicurezza delle opere attualmente presenti nella chiesa di S. Croce, che si tratta di una rimozione soltanto temporanea (per motivi di sicurezza e salvaguardia delle opere in osservanza della vigente normativa civile, canonica ed ecclesiastica) in attesa della imminente istallazione del sistema di sicurezza che questa Curia ha già avuto finanziato dalla CEI e che, quindi, le opere ritorneranno ad Avola.


Si precisa, infine, che questa Curia Vescovile ha continuato a garantire nella chiesa di Santa Croce il regolare svolgimento delle funzioni liturgiche, evitando così la interruzione dell’attività di culto dopo la partenza delle Suore Figlie della Carità di San Vincenzo.

Noto, 13-6-2012        


Maria donna e madre di Misericordia

Un’ interessante veglia Mariana si è tenuta a Pozzallo il 13 Maggio 2012, alle ore 17.30 a cura della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali. Numerosi i gruppi e i partecipanti provenienti dai diversi vicariati della Diocesi, circa trecento. Don Gaetano Asta, delegato diocesano del CDAL, ha dato il benvenuto a tutti i presenti illustrando le modalità di svolgimento della veglia e soffermandosi, in particolare, sul momento che ci accingevamo a vivere: preghiera comunitaria attraverso la quale creare unità e relazioni sempre più positive tra i vari gruppi laicali. Don Asta ha presentato la Prof.ssa Tina Buccheri, docente di Sociologia presso l’Istituto di Scienze Religiose S. Metodio di Siracusa, la quale, a sua volta, ha ringraziato tutti i responsabili e i convenuti per l’invito e la partecipazione.

 
La veglia si è snodata in quattro “momenti mariani” ciascuno dei quali ha avuto inizio con l’ambientazione del brano evangelico e quindi la lettura della “Parola” e l’approfondimento da parte della Prof.ssa Tina Buccheri e canto finale.
Il primo momento di preghiera ha riguardato la “Visitazione – Magnificat” (Lc 1, 46-56), seguito dalla meditazione da parte della prof.ssa Tina Buccheri la quale ha sapientemente colto quegli aspetti che spesso sfuggono al cristiano praticante e cioè: il farsi prossimo non donando il superfluo in termini di beni materiali (anche quelli sono necessari) ma mettendosi a disposizione dell’altro in termini di tempo e di benevolenza spirituale. L’altro aspetto riguardante sempre il primo brano della Parola è il concetto di uomo – persona: l’uomo è tale – ha ribadito la relatrice – nella misura in cui riconosce nell’altro, compreso lo straniero, la sua stessa umanità, se non si è capaci di questo non si è uomini nel senso pieno del termine.
Il secondo momento ha approfondito “Maria alle Nozze di Cana” (Gv 2, 1-11).
Anche in questo caso la Prof.ssa Buccheri ha presentato uno spaccato di Donna-Madre come prototipo del principio femminile; Donna-Madre che capisce l’altro quando è nel bisogno ed interviene, quindi Madre che si adopera affinché il figlio si metta alla prova, si manifesti e si riveli con il primo miracolo. Maria invita gli inservienti e dice loro: “fate quello che vi dirà”; quindi Madre co-protagonista di Gesù nel primo miracolo.
Il terzo episodio ha contemplato “Gesù e sua Madre” (Gv 19, 25-27). “Momento tragico” – lo definisce Tina Buccheri – “lo scandalo della Croce”. Con la passione, la morte e la resurrezione si manifesta il ruolo delle donne nel testimoniare i valori della vita quali beni comuni, cioè quelli che appartengono a tutti. Gesù nella sua vita terrena ha avuto grande apprezzamento per le donne ed ha espresso tutta la sua misericordia in tempi in cui le donne non godevano di grande considerazione, non avevano alcun valore. Così, come il Verbo ha avuto bisogno del grembo di una donna per farsi carne, allo stesso modo il dolore ha avuto ed avrà bisogno di un grembo per trovare consolazione. La relatrice ha sviluppato, in questo terzo momento, interessanti punti di riflessione e una visione nuova della donna.
Nel quarto ed ultimo “momento” (Lc 1, 39-45), si è riflettuto sull’”Assunzione della Beata Vergine Maria”, definita Festa della speranza cristiana: festa dei credenti, festa di ciascuno di noi, festa di ciò che saremo. “Per recuperare la dimensione della speranza – afferma la Buccheri – dobbiamo percorrere la stessa via di Maria con la sua stessa storia. Maria madre dell’umanità ai piedi della croce ci concepisce e ci genera. La misura della santità nei cristiani è la capacità di fare sempre la volontà di Dio anche quando questa volontà sconvolge i nostri piani”.
In definitiva la prof.ssa Buccheri ha tracciato un profilo di Donna che va al di là di ogni letteratura, anche moderna, sul “femminile” immergendo tutti i partecipanti in un continuo crescendo di spiritualità mariana che ha toccato le corde più intime di ciascuno; così come la preghiera a Maria, recitata a conclusione della Veglia , scritta dal nostro Vescovo, è stata pregna di liricità poetica, quasi rara.
Ha concluso Padre Asta ribadendo: “in Maria contempliamo la bellezza della sua umanità così come ci dice il nostro Vescovo e come afferma nei suoi scritti. E’ necessario in questo tempo nel quale impera l’amicizia virtuale, tessere relazioni umane realizzando il comandamento dell’amore. Maria non è l’irraggiungibile ma Colei che ci spinge ad essere sempre più donne e uomini belli nelle nostre relazioni”. Esorta infine, don Gaetano Asta a custodire tutto ciò nel cuore e nella vita delle AA.LL., nelle relazioni umane e nei carismi: l’identità di ciascuna spiritualità si rafforza nella conoscenza, nella relazionalità e nell’amore reciproco.
Suor Vittoria, delle Sorelle Francescane della Carità, ha coinvolto i partecipanti in un simpatico fuori programma con dolci, canti e danza.
Grazie al Signore e a tutti gli organizzatori e gli intervenuti per questo pomeriggio di gioia vera.