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Presentato il nuovo statuto della Caritas Diocesana al clero di Noto: “conta la presa in carico!”

Venerdì 9 maggio il direttore della Caritas diocesana ha incontrato il clero per comunicare le maturazioni e i passi di questi anni (si allega la relazione). Ci sono i dati dell’aiuto (in tre anni aiuti materiali a 15.000 persone o nuclei familiari, più tanta carità sommersa) ma anche la consapevolezza che non bastano: non solo per la sproporzione che resta fra aiuti e bisogni ma anche perché l’aiuto materiale non basta. Occorre risvegliare dignità, rimettere in piedi. Per questo conta la presa in carico. Per questo è necessaria una carità diffusa, che abbia come soggetto il popolo di Dio che si aduna la domenica per l’eucaristia e che renda eucaristica la Chiesa, ovvero generosa, coraggiosa, trasparente, gratuita. Contrastando amarezza, pettegolezzo, “sontuosità” (per dirla con papa Francesco) che offuscano la testimonianza mentre la carità autentica resta una vita privilegiata di annuncio, soprattutto presso i giovani e la gente che non frequenta la Chiesa.
 
Ed ecco che carità, catechesi e liturgia diventano una scuola unitaria di vita cristiana se si ha il coraggio e l’umiltà di ripensarli, collegando pastorale (ed educazione) e operatività. Le maturazioni e i passi di questi anni sono condensati adesso nel nuovo Statuto che il Vescovo Mons. Staglianò ha consegnato alla comunità diocesana lo scorso giovedì santo durante la messa crismale (si allega con il file “inserto dello Statuto della Caritas Diocesana”). Si tratta di uno Statuto pastorale, non avendo la Caritas propria autonomia giuridica rispetto alla diocesi e non essendo necessaria quindi un’impostazione rigorosamente giuridica, scegliendo invece qualcosa di simile alla Regola comunitaria di timbro pastorale. Mettendo al centro di tutto le maturazioni delle Chiese che sono in Italia sul prevalente compito pedagogico della Caritas e le maturazioni del nostro Sinodo diocesano. Esse riguardano la Chiesa povera e dei poveri, ma anche una pastorale che parta dall’essenziale e ritrovi nella visita la cifra del rapporto con il territorio, nel segno della benevolenza e dell’attenzione alle periferie dell’esistenza. Per un rinnovamento pastorale come base di una missionarietà autentica, nell’ordine dell’attrazione che converte nell’intimo più che della mobilitazione esteriore. ROSARIO SULTANA
 

Donnalucata in festa! Consacrata la nuova chiesa di San Giorgio. Staglianò ha introdotto il culto alla Madonna di Guadalupe

Grande gioia, entusiasmo e commozione ieri, 8 maggio, a Donnalucata, per la Dedicazione della nuova Chiesa di San Giorgio, dove è stato introdotto il culto alla Vergine di Guadalupe. Dopo anni di attesa e di preparativi è arrivato il momento tanto desiderato per gli abitanti di Donnalucata. La Celebrazione è stata preparata con l’attiva collaborazione di tutti. Alle ore 16, la comunità in festa si è radunata nei pressi della pista ciclabile, dove è stato accolto, insieme tanti bambini, con bandierine in mano e cartelloni colorati, il Cardinale di Città del Messico Norberto Rivera Carrera, insieme con il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò. Così si è avviata la processione fino alla nuova chiesa, per dare inizio alla solenne liturgia.
 
Suggestivo il momento in cui il Cardinale Carrera e il nostro Vescovo Antonio hanno spalancato le porte del nuovo edificio sacro. La celebrazione è stata partecipatissima, numerosi i sacerdoti e i diaconi presenti, con gli alunni del Seminario, come numerose erano le autorità civili e militari. Tanti i fedeli accorsi da Donnalucata e da Scicli, dalla Diocesi e anche da fuori. Momenti significativi e toccanti sono stati l’unzione dell’altare, segno di Cristo presente nell’assemblea eucaristica e delle croci sulle pareti della Chiesa, a ricordare che la chiesa è fondata sulla testimonianza degli apostoli. Il Cardinale Carrera, che custodisce nella sua terra messicana la venerata immagine della Madonna di Gaudalupe, ha pronunziato la sua omelia, ricca di riferimenti alla Vergine che nel XVI secolo impresse la sua immagine sulla “tilma” (mantello) dell’indio Juan Diego e ha plaudito all’iniziativa, fortemente voluta da Mons. Staglianò, di introdurre il culto della “Guadalupana” anche a Noto.
 
Proprio il nostro Vescovo ha manifestato tutta la sua gioia per la consacrazione della nuova chiesa, dove sarà da qui in avanti venerata la Vergine, sotto il dolcissimo titolo di Nostra Signora di Guadalupe e ha esortato tutti a volgere lo sguardo e i cuori alla madre di Dio. Grande emozione infine, quando il Vescovo ha dato lettura del Decreto con il quale Don Nello Garofalo, già amministratore parrocchiale di Santa Caterina da Siena di Donnalucata, è stato nominato parroco della medesima parrocchia. San Giorgio Martire e La Vergine di Guadalupe saranno custodi e modelli per il popolo di Dio pellegrino in Donnalucata. 

Noto. Il 30 maggio Pellegrinaggio Diocesano al Santuario della Madonna della Scala

Venerdì 30 Maggio le comunità parrocchiali della diocesi si ritroveranno per il Pellegrinaggio mariano diocesano al Santuario della Madonna della Scala, presieduto dal nostro Vescovo mons. Antonio Staglianò; si tratta di un appuntamento consolidato per la nostra Chiesa locale che guarda a Maria come modello discepolare e Madre dell’unità e della comunione. Insieme al Convegno Annuale, la Messa Crismale e i due Incontri Unitari, il pellegrinaggio costituisce – scrive in una recente circolare alla diocesi il Vicario Generale mons. Angelo Giurdanella – un momento di forte valenza ecclesiale e liturgica, di sinergia pastorale, di impulso per la testimonianza della fede nel nostro territorio.
 
L’appuntamento è per le ore 17,30 a metà della Via sacra da dove partirà la processione con la preghiera del Santo Rosario. Subito dopo verrà celebrata la solenne Eucaristia, presieduta dal Vescovo Staglianò e concelebrata dai Sacerdoti, Religiosi e Diaconi, durante la quale verrà rinnovato l’atto di affidamento a Maria Santissima. Per i sacerdoti e i diaconi il pellegrinaggio-ritiro diocesano al Santuario della Madonna della Scala è fissato per venerdì 23 Maggio alle ore 9,30. Il ritiro del clero sarà animato da P. Angelo Gatto, Carmelitano, che ha guidato sapientemente gli incontri precedenti. Durante l’Eucaristia delle ore 12,00 presieduta da Mons. Vescovo, ci uniremo alla gioia di alcuni confratelli che celebrano il giubileo sacerdotale. Don Antonio Maria Forgione 25°, Don Franco Paternò 25°, P. Eugenio Boscarino 25°, Don Antonino Caldarella 50°, Don Giorgio Selvaggio 50°, Don Salvatore Rametta 60°, Don Giuseppe Scivoletto, 60°, Don Salvatore Favara 60°, P. Sisto Veca o.f.m. capp. 70° Anniversario.
 

Donnalucata. Il prossimo 8 Maggio verrà consacrata dal Cardinale Carrera la nuova chiesa di San Giorgio

 Giovedì 8 maggio 2014, a Donnalucata, alle ore 17,30, sarà consacrata la nuova chiesa di San Giorgio, dove verrà introdotto il culto di Nostra Signora di Guadalupe, tanto venerata in Messico e molto cara al nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò.
 
Il Rito della Dedicazione del nuovo tempio sacro, sarà presieduto dal Cardinale Norberto Rivera Carrera, Arcivescovo di Città del Messico e Primate del Messico. Concelebrerà il nostro Vescovo Antonio.
Gioia grande per gli abitanti di Donnalucata, che vedono realizzato questo progetto così agognato; un percorso quello della consacrazione del nuovo edificio di culto, che è partito il 30 giugno del 2010, con la posa della prima pietra, da parte di Mons. Staglianò. “Costruiamo il tempio della nostra umanità”: con queste parole, il Vescovo di Noto ha inaugurato e benedetto l’inizio dei lavori della nuova chiesa, alla presenza del parroco di allora, Don Rosario Sultana, delle autorità civili e militari e di numerosi fedeli.
 
“La Chiesa sarà dedicata a San Giorgio – ci informa l’amministratore parrocchiale don Nello Garofalo – la cui devozione nel territorio sciclitano ha origini molto antiche, che risalgono al XIV secolo. Il Signor Edmondo Riccotti La Rocca ha donato il terreno di C.da Cannamara per l’edificazione della nuova chiesa. Nell’atto di donazione il donatore ha dichiarato l’onore di intitolare il nuovo tempio a San Giorgio Martire, santo protettore della sua famiglia”.
Il progetto del nuovo tempio è stato approvato e finanziato dopo diverse revisioni, al fine di essere conforme alle indicazioni che la Chiesa italiana prescrive ai progettisti per nuove chiese.
 
Mons. Staglianò ha voluto introdurre nel nuovo tempio l’immagine della Vergine di Guadalupe affinché i fedeli imparando a conoscerla potessero amarla e venerarla. Questo desiderio è stato espresso dal nostro Vescovo, quale frutto del suo pellegrinaggio in Messico, ai piedi della “Morenita del Tepeyac”; un bel dono che Mons. Staglianò ha voluto fare ai fedeli di Donnalucata e a tutta la Diocesi, così fortemente mariana.
 

Ispica. Il 10 Maggio la VII edizione della Giornata Diocesana dei Giovani sulla scia della GMG con il Papa

Il 10 maggio 2014 si terrà ad Ispica, tra corso Garibaldi, piazza Annunziata e corso Vittorio Emanuele, la 7a edizione della GDG (giornata diocesana dei giovani). Quest’anno la GDG si colloca in un periodo fecondo per la Chiesa: la canonizzazione dei due papi ed in particolar modo quella di Giovanni Paolo II, il papa dei Giovani e patrono delle GMG. “Ed è proprio sull’esempio delle GMG che nasce la giornata diocesana dei giovani – affermano i responsabili del Servizio diocesano per la pastorale giovanile – con un grande desiderio, incontrare e far incontrare i giovani della diocesi netina, per vivere un intenso momento di festa e di gioia con il Signore”. “Il tema di quest’anno è ‘Un’altra casa’ – a dirlo è il Direttore dell’Ufficio don Giovanni Lauretta – lo slogan che ci ha accompagnati lungo questo anno pastorale. Accogliere a casa propria è condividere non solo uno spazio, ma la propria vita. “Per noi cristiani – dice don Lauretta – la casa rappresenta un forte richiamo alle nostre comunità parrocchiali e diocesana dove la Chiesa è chiamata ad essere sempre quel luogo caldo, familiare ed accogliente per tutti”.

 
Sarà presente alla giornata il Vescovo Mons. Antonio Staglianò. Avremo – afferma Nicoletta Di Maria, condirettore della Pastorale Giovanile diocesana –  anche il testimone fratel Biagio Conte, fondatore della “ Missione speranza e carità” di Palermo, che racconterà la sua esperienza profonda di chi ha incominciato a cercare la verità, la vera libertà e la vera pace, distaccandosi dal mondo materialistico e consumistico. Il suo carisma è quello di donarsi ai nuovi poveri della città. Il suo motto è: “sbracciati e datti da fare”.Un momento significativo della giornata sarà con il prelato della diocesi netina Mons. Staglianò: “Parola e musica”. Mons. Staglianò dialogherà con i giovani, attraverso delle canzoni famose della musica italiana, che sarà proprio lui a cantare, per veicolare in modo nuovo ed accattivante un messaggio profondo di umanità, accostandolo al messaggio universale del Vangelo.
  
L’intera giornata sarà animata da Gigi Cotichella, educanimatore dell’associazione Animagiovane di Torino. Gigi sarà accompagnato dai ragazzi dell’ animazione, un gruppo di circa 50 persone, provenienti dai singoli vicariati della diocesi di Noto. Come sempre ci sarà la casa dell’adorazione e della confessione all’interno della chiesa dell’Annunziata ad Ispica, per offrire la possibilità di stare cuore a cuore con Gesù Eucaristia e di potersi accostare al sacramento della Riconciliazione.
 
Al termine della GDG il Vescovo Antonio darà il mandato ai giovani, perché portino ovunque la gioia di questo incontro, facendosi testimoni dell’amore di Dio.
 
 
Programma della giornata
 
Accoglienza Ore 16.30 – 16.50
 
Preghiera presieduta dal cardinale Norberto Rivera Carrera
lancio del tema ore 17.00 – 17.30 ( a cura di Gigi Cotichella )
 
Contenuto testimonianza ore 17.30 – 18.30;
a cura di fratel Biagio Conte
Animazione ore 18,30 – 19,00.
Parola e musica con il nostro vescovo Antonio 19,00 – 20.00
 
Adorazione Eucaristica
e confessioni ( casa dell’adorazione e delle confessioni)
ORE 20.00 – 21,30
 
 
Cena ore 20,30 – 21.30 musica live
 
Festa ore 21.30 – 23.00 con Gigi Cotichella.
 
Preghiera presieduta dal vescovo, benedizione e mandato.
 
Conclusione ore 23,30
 
 

Rosolini. Il 9 Maggio ultimo incontro unitario: “con l’unzione di Cristo nelle periferie”

Il prossimo venerdì 9 maggio presso l’Oratorio San Domenico Savio di Rosolini i presbiteri, i diaconi, i seminaristi, i catechsiti, le comunità religiose, le aggregazione laicali e tutti gli operatori pastorali, sono chiamti a convenire per l’incontro unitario che conclude quest’anno pastorale dedicato a capire come lasciarci educare alla misericordia nella vita di ogni giorno, con particolare attenzione alle famiglie, ai giovani, alla città. Avremo come relatore un testimone, conosciuto per la sua capacità di unire in modo sapienziale esperienza e riflessione: don Giacomo Panizza, fondatore della comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, prete di frontiera che per questo rischia anche la vita, promotore – insieme a Luciano Tavazza, don Ciotti, don Italo Calabrò – di un volontariato che nel nostro Sud sia capace di unire condivisione, legalità, giustizia. L’incontro avrà inzizio alle ore 19,00 fino alle ore 21,15, dopo la relazione di don Giacomo seguirà il dibattito e concluderemo con la presentazione del progetto “Uno ad uno”. 
 
Data la rilevanza ecclesiale dell’incontro, come Chiesa che tutta insieme si interroga sulla sua missione e sulla sua profezia in un tempo di crisi, sarà importante  – scrive il Vicario Gnerale nella circolare inviata alla Diocesi – la partecipazione di tutti gli operatori pastorali. Per questo Mons. Vescovo dispone che quel giorno non si celebrino Sante Messe vespertine e non ci siano incontri pastorali o ecclesiali, non solo per favorire la presenza ma anche per sottolineare la centralità della Chiesa locale, vivamente raccomandata dal nostro Sinodo.
 

L’omelia di Mons. Staglianò la Domenica di Pasqua: “lasciarsi interrogare dall’evento pasquale”

Il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò ha porto un forte appello ai numerosi fedeli che assiepavano la Basilica Cattedrale di Noto per il solenne Pontificale del giorno di Pasqua. Nella sua riflessione ha esortato i fedeli a lasciarsi interrogare dall’evento pasquale, a non sprecare questo dono della grazia per recuperarsi alla gioia che scaturisce dall’annuncio pasquale. Certo, tante sono le gioie che la società, di stampo mercantile e che tratta l’uomo come un oggetto da usare, offre nei tanti ipermercati, ma solo la gioia che sgorga dall’incontro col Risorto libera l’uomo dall’individualismo, dalla crisi di identità e dal calo di fervore. Solo lasciandosi guidare dal Cristo risorto l’uomo può liberare l’umano che è in tutta la sua bellezza, ritornando ad essere un uomo veramente nuovo nei rapporti con se stesso, il prossimo, il creato. La luce della Pasqua attende di poter splendere nella vita delle nostre famiglie e della società tutta, soffocata dalla cultura del provvisorio che la privadella contemplazione della trascendenza nella pur fragile realtà immanente. Come noi possiamo avvicinare il mistero? Diventando “credenti”, non semplicemente “religiosi”; il religioso, ahimè, come tanti cristiani di oggi, prega, rispetta i riti, conosce anche tanto di Dio, ma non lo segue, non lo accoglie nella sua vita come Signore. Il religioso non ha una vera vita spirituale, compie azioni religiose, ma non permette a Dio di rivoluzionargli l’esistenza, va in chiesa, ma nella vita vive come se non ci andasse. Mons. Staglianò ha voluto, durante l’omelia di Pasqua, aiutare i presenti a vivere la Pasqua di Gesù nella loro vita. Il Padre ha mandato lo Spirito perché la vita veramente nuova e straordinaria, seppure nella ordinarietà del suo svolgimento, inaugurata con la Pasqua di Gesù, potesse raggiungere ed illuminare l’esistenza di ogni uomo. Solo la vita del “credente” può sperimentare i frutti dell’incontro col Cristo pasquale e diventarne fedele e gioioso testimone.
 
 

Giovedì Santo in cattedrale: il clero e il popolo di Dio convocati per la messa crismale

 
Il prossimo giovedì 17 aprile siamo convocati dal Vescovo nella Basilica Cattedrale alle ore 9:00 per la solenne concelebrazione della Messa Crismale, espressione alta di comunione ecclesiale attorno al Vescovo. I presbiteri renderanno lode al Signore per il dono del Sacerdozio ministeriale e rinnoveranno le promesse fatte nel giorno della loro Ordinazione sacerdotale. Il Vicario Generale, Mons. Angelo Giurdanella, in una recente circolare alla diocesi, ha esortato tutti i presbiteri e i diaconi a partecipare e a coinvolgere le loro Comunità parrocchiali e in modo particolare i cresimandi con i loro catechisti.
 
Durante la celebrazione il Vescovo consacrerà gli Oli Santi del Crisma, dei Catecumeni e degli Infermi. I sacerdoti a conclusione della celebrazione provvederanno a ritirare personalmente gli Oli Santi con i quali amministreranno nelle loro parrocchie i sacramenti durante l’anno pastorale in corso. All’offertorio verranno consegnate al Vescovo tutte le offerte raccolte nelle domeniche di Quaresima, come segno concreto di unità della nostra Chiesa, aperta alla carità verso i fratelli, che verranno quest’anno devolute per le spese della pronta accoglienza e per il microcredito socio-sanitario.
 
Nella Domenica di Pasqua, per antica tradizione, nella nostra Diocesi si celebra la Giornata per il Seminario, luogo speciale in cui tanti giovani orientano il loro cuore verso la radicalità evangelica. Tutti siamo invitati a pregare per i seminaristi, per i formatori e per i giovani perché sappiano rispondere al Maestro Gesù che li chiama per inviarli ad essere testimoni dell’amore che salva. ROSARIO SULTANA