L’esperienza ha la funzione non solo di confermare il messaggio ma anche di ridargli luce. Quella che proviene dalla vita. A prescindere da eventuali successivi abbinamenti, due parrocchie di Rosolini (Cuore Immacolato di Maria e S. Caterina) in occasione degli Esercizi Spirituali, hanno da subito tentato una forma di comunione così articolata: 1. predisposizione di un volantino comune con tutto il vicariato; 2. scambio dei due parroci per la predicazione; 3. per i primi tre giorni essa è avvenuta nelle rispettive parrocchie su un tema (passione di Gesù secondo Luca) predisposto insieme; 4. il quarto giorno le due comunità (quasi 200 persone) si sono riunite presso la chiesa di S. Caterina per la celebrazione comunitaria della Liturgia della Riconciliazione animata dai rispettivi parroci (Don Gaetano Colombo e don Stefano Trombatore) che hanno commentato due brani della Parola di Dio e dalla preziosa presenza di don Roberto Masinga a nome degli altri membri del presbiterio, impegnati in contemporanee funzioni; 5. infine, nel salone sottostante, l’agape fraterna di tutti i convenuti.
Questi i fatti. Ma come riportare le emozioni per il superamento di steccati e il conseguente ulteriore arricchimento di tutti, le profonde risonanze della Parola spezzata, il gioioso reciproco riconoscimento dei presbiteri e delle due comunità, il clima di festa che esplose nella conclusiva cena? Tutto rimane segnato nel “libro della vita” dove non esiste ciò che non è amore.
Parlavo all’inizio di luce. Tale esperienza comunitaria può essere considerata una delle tante applicazioni della grande rivoluzione pacifica che si sta operando in Diocesi con l’introduzione delle “comunità di parrocchie”: c’è in essa il momento “domestico” (la predicazione all’interno di ogni parrocchia); c’è poi la fase così detta “estroversa” (cioè la liturgia penitenziale e l’agape); infine il momento vicariale (preparazione comune del volantino e presenza significativa di Don Roberto). Per non parlare della dimensione diocesana, grazie a questa comunicazione che vuol mettere in rete un particolare momento di Dio.
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