Con l’incontro coi membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali del Vicariato, si è conclusa la prima visita pastorale del Vescovo a Scicli. Un incontro, come tutti gli altri del resto, vissuto in modo colloquiale e sereno, incentrato sulle esigenze della evangelizzazione e della pastorale, con un particolare sguardo al bisogno di riconsiderare la pietà popolare, purificandola dagli elementi più legati al folklore che alla fede, attenti anche alla dimensione della carità, che è proprio lo specifico del cattolicesimo.
La visita si era aperta sabato 3 maggio, anzitutto con l’incontro del clero, presbiteri e diaconi, per un saluto e una presentazione di ognuno e delle modalità di svolgimento del proprio ministero. E’ stata anche l’occasione per una riflessione sul ministero ordinato e le sue priorità.
Il sabato pomeriggio, è stata la volta poi della consulta delle aggregazioni laicali: il saluto del vescovo è stata l’occasione per ricordare l’impegno dei laici di animazione delle realtà temporali, essendo questo proprio lo specifico di associazioni, gruppi e movimenti di ispirazione ecclesiale.
Dopo la visita agli ammalati all’ospedale Busacca di Scicli, specie degli anziani ricoverati, il momento più alto è stato vissuto nella concelebrazione eucaristica con tutti i parroci e le parrocchie di Scicli presso il Santuario cittadino di Santa Maria la Nova. Qui il vescovo, nell’omelia, ha richiamato l’icona del Buon Pastore come segno del ministero episcopale da cui discende l’esigenza di riconsiderare l’appartenenza di ciascuno al “gregge” ecclesiale nella comunione e nella testimonianza evangelica.
La domenica sera i giovani delle parrocchie di Scicli hanno avuto l’opportunità di far festa insieme al Vescovo presso il salone del Carmine: a questi il vescovo ha richiamato la bellezza dell’essere giovani e la bellezza della vita di fede come incontro col Risorto, una vita che certo richiede impegno ma che insieme è fonte di gioia.
Lunedì infine il saluto del vescovo al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale di Scicli, presso l’aula consiliare del Comune di Scicli, è stata l’occasione per una riflessione sul vero senso della laicità, declinata come interesse per l’uomo: l’appello del vescovo è stato per lavorare insieme, comunità ecclesiale e stituzioni civili appunto per il servizio dell’uomo.
Certo in tre giorni non si possono affrontare e risolvere tutti i problemi, ma certo il saluto del vescovo, ad un mese dal suo ingresso in diocesi, giacchè anzitutto solo un saluto voleva essere, è stata l’occasione per ricordare a tutti che l’impegno per l’annuncio del vangelo resta imprescindibile per la comunità cristiana.
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