Quaresima da vivere su Twitter con i messaggi di Benedetto XVI. Il Pontefice entra nel celebre social network per incontrare i giovani nel loro ambiente comunicativo. Tramite l’account @pope2YouVatican il Papa, ogni giorno dall’inizio della Quaresima, condivide con il mondo degli abitanti digitali una personale riflessione condensata nei 140 caratteri richiesti da Twitter. Brevi meditazioni pubblicate in inglese, spagnolo, italiano, francese, tedesco e portoghese, 40 messaggi in 40 giorni per accompagnare il cammino verso la Pasqua. «Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone (Eb10,24)» è stato il tweet di esordio di Benedetto XVI. Nei giorni successivi il Santo Padre ha scritto: «Fratelli e sorelle, la Quaresima ci offre ancora una volta l’opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità» e ancora «Quaresima è un percorso segnato dalla preghiera e dalla condivisione, dal silenzio e dal digiuno, in attesa di vivere la gioia pasquale». L’obiettivo è quello di dialogare con i più giovani, credenti e lontani dalla fede, usando i loro codici e linguaggi. Il Papa non agisce direttamente sul social network, ma il suo messaggio è portato tramite il Pontificio Consiglio Cor Unum. Per il futuro la prospettiva è quella di un dialogo diretto tra Benedetto XVI e i ragazzi mediante tweet più personali con un account dedicato. Il progetto conferma l’impegno della Chiesa nella comprensione delle nuove tecnologie, strumento fondamentale nella missione di evangelizzazione. La comunicazione diretta e immediata delle nuove applicazioni permette di veicolare il cuore del Vangelo ad un numero infinito di persone, perché al di là del mezzo il messaggio resta lo stesso. L’Arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Consiglio Pontificio per le Comunicazioni Sociali, ha affermato:
«è interessante come un Papa che a prima vista non sembra mediatico come era il suo predecessore, il beato Giovanni Paolo II, ha capito subito che nei nostri giorni la comunicazione attraverso le nuove tecnologie può avere grande risonanza».
«è interessante come un Papa che a prima vista non sembra mediatico come era il suo predecessore, il beato Giovanni Paolo II, ha capito subito che nei nostri giorni la comunicazione attraverso le nuove tecnologie può avere grande risonanza».