Con i ‘quaderni dell’Osservatorio’ – pubblicati dalla Casa editrice “Il Pozzo di Giacobbe” – la nostra Caritas diocesana di Noto vuole offrire ogni anno alcuni dati rilevati attraverso l’indagine sociale su singoli aspetti del vivere comune, accompagnandoli con elementi di riflessione raccolti nel cammino della Chiesa di Noto e della comunità civile di questo lembo della Sicilia che si affaccia nel Mar Mediterraneo. Che spinge – secondo un pensiero caro a Giorgio La Pira – all’incontro del ‘concetto’ e del ‘diritto’, propri della nostra tradizione occidentale, con il primato della ‘relazione’, che resta vivo lungo le sponde e nei paesi dell’Africa ma anche in tutti i Sud del mondo. Sempre tutto autenticando con il ‘cuore puro’, generato dall’accoglienza del Vangelo. Cuore libero e trasparente, grazie al quale è possibile «vedere Dio» e sperimentare una beatitudine che tutti abbraccia con quella predilezione – propria del Dio rivelatoci da Gesù – per i piccoli, i poveri, i maltrattati.
In questo primo quaderno dell’Osservatorio, che si intitola “Ai piedi della loro crescita”, si parte dai più piccoli, dai bambini, ma anche dai giovani. Che vengono guardati, “osservati”, cercando anzitutto di cogliere cosa il nostro territorio offre per loro, analizzando i servizi socio-educativi nel territorio della diocesi, corrispondente a due distretti che sono omogenei anche nella suddivisione dei Piani socio-sanitari di zona, con Noto e Modica come Comuni capofila. Il primo capitolo riguarda un progetto di ricerca coordinato da Salvatore Rizzo, dell’Ecos-Med di Messina: se ne delineando passaggi significativi ed alcune conclusioni che si possono condensare nell’esigenza di costruire ‘patti educativi’. Se i dati sono relativi a uno spazio e a un tempo precisi, il metodo, le intuizioni, i possibili sviluppi vanno oltre e diventano esemplari. I capitoli successivi possono essere intesi come materiali utili per quest’impegno a costruire ‘patti educativi’. Il secondo capitolo curato da Gaetano Giunta, in particolare, traccia un orizzonte di impegno sociale e politico teso a promuovere comunità liberanti, a creare infrastrutturazione sociale, a tentare vie nuove di riscatto. Nel terzo capitolo, scritto da Giovanni Salonia, si analizzano le relazioni educative nelle città, oggi diventate ‘plurali’, con densi ed intriganti interrogativi e provocazioni. Nel quarto e nel quinto capitolo, in cui si ospitano contributi di Marcella Fragapane, ritroviamo l’appassionata spinta a nutrire e ad accompagnare, con intelligenza e amore intessuti di bellezza, i bambini e gli adolescenti perché non si spengano e non si atrofizzino il loro cuore e la loro mente. Il sesto capitolo, curato dalla nostra Caritas, ricorda come il Vangelo contiene il desiderio stesso di Dio che tutti abbiano una vita piena e traccia alcuni elementi perché tutto questo si traduca in corale ricerca e in servizio educativo e pastorale. Il “quaderno” viene consegnato ai lettori, alla comunità diocesana, al territorio tutto, con l’augurio che sempre più l’attenzione alle nuove generazioni diventi impegno a mettersi «ai piedi della loro crescita». Per diventare «uomini diversi da come siamo stati» (Mario Luzi). Sperando in questo modo – come sottolinea il nostro Vescovo Mons. Staglianò nella prefazione – di contrastare lo smarrimento odierno e di contribuire alla riflessione sulla sfida educativa che nel decennio 2010-2020 impegnerà le Chiese che sono in Italia.
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