Il tema dell’immigrazione non può risolversi in un intreccio di emozioni o a una questione di aiuti. Scrivono opportunamente i nostri vescovi al n. 4 del recente documento sul Mezzogiorno “Per un Paese solidale”: «La massiccia immigrazione dall’Europa dell’Est, dall’Africa e dall’Asia ha reso urgenti nuove forme di solidarietà. Molto spesso il Sud è stato il primo approdo della speranza per migliaia di immigrati e costituisce il laboratorio ecclesiale in cui si tenta, dopo aver assicurato accoglienza, soccorso e ospitalità, un discernimento cristiano, un percorso di giustizia e promozione umana e un incontro con le religioni professate dagli immigrati e dai profughi». Da qui l’importanza di una ricerca, come quella riportata nel secondo quaderno del nostro Osservatorio delle povertà dedicato all’immigrazione, che nel riferimento ad un territorio preciso – quello della nostra diocesi – aiuta a comprendere meglio come l’integrazione di culture diverse accade o non accade nella quotidianità della vita. Si focalizzano così domande che impegnano intelligenza, cuore, corpo: come l’antico vicinato del Sud d’Italia reagisce all’incontro con gli stranieri? come la cura per le nostre famiglie grazie alla badanti può comporsi con la cura dei loro figli? Quali sofferenze, come violenza sessuale e aborti coatti, non scorgiamo? Come si coniugano lavoro e diritti? Cercando di raccogliere elementi di discernimento si traccia una via – la via della relazione – che rende l’accoglienza dell’altro, come sottolinea nell’introduzione il nostro Vescovo Mons. Antonio Staglianò, elemento costitutivo di una «carità nella verità» e dell’educazione alla «vita buona e bella del Vangelo». Peraltro non si tratta di una semplice introduzione ma di una riflessione teologica che aiuta a cogliere nel rapporto con l’altro una dimensione ontologica, costitutiva del nostro essere, che impegna a fare dell’accoglienza il tratto costitutivo del nostro stare nella storia. Le due parti del libro, curate da Vincenzo La Monica (referente regionale Caritas per l’immigrazione e redattore per la Sicilia del Dossier sull’immigrazione curato ogni anno da Caritas Italiana e Migrantes) e da Salvo Garofalo (responsabile dell’Osservatorio diocesano delle povertà) intrecciano dati statistici, riflessioni su vita – lavoro – famiglia, interviste qualitative, offrendo significativi motivi al pensare e all’agire. Nel titolo – “L’altro fratello” – si condensano i vari elementi attraverso un forte invito alla consapevolezza della comune fraternità. Il libro sarà presentato venerdì 21 gennaio 2011 alle ore 18,30 nel salone della chiesa madre di Pozzallo.
Iscriviti alla nostra NewsLetter, sarai sempre aggiornato sulle ultime novità dalla Diocesi