Sviluppare coesione sociale e creare, attraverso la prevenzione e l’educazione, senso della comunità e del tessuto inclusivo, per far rinascere una cittadinanza attiva: con questo fine sono stati avviati a Noto, Ispica e Pozzallo tre nuovi cantieri educativi, frutto di un lavoro di rete che vede coinvolti diversi partner e associazioni, in raccordo costante con l’esperienza, maturata a Modica, del cantiere educativo “Crisci Ranni”.
“A misura di sguardo” il nome del progetto: perché si vuole che i giovani diventino protagonisti e che questo avvenga mettendo al centro la relazione e la rielaborazione culturale del senso della città, sottolineando come soltanto nella comune attenzione, la città diventa patrimonio di tutti. Il progetto si inserisce nel programma annuale di iniziative volte alla prevenzione, alla coesione sociale e all’educazione alla cittadinanza denominato “tessuto inclusivo”, promosso dalla Fondazione di Comunità Val di Noto con il sostegno di Fondazione con il Sud e di Caritas Italiana.
Lo scorso 15 settembre, presso i locali di “Crisci Ranni” a Modica, si sono riuniti i referenti dei cantieri educativi, oltre che alcuni volontari e operatori, per un confronto e uno scambio sulle fasi iniziali dell’esperienza: “Il cantiere educativo sia una proposta per tutta la città, che possa offrire uno stile per stare insieme e creare un sistema di relazioni in cui tutti si arricchiscono”. Le attività estive che la rete di associazioni “A misura di sguardo-Pozzallo” ha svolto a fianco dei ragazzi migranti ne sono un esempio: un esperimento di interazione più che di integrazione, che ha permesso di dare nomi, volti, storie ai cosiddetti ‘minori non accompagnati’ e di costruire ‘ponti’ nella città di La Pira. Il cantiere educativo di Noto vede coinvolto da luglio un gruppo eterogeneo di ragazzi nel quartiere Sonnino, in cui sono state avviate diverse attività ludico-sportive: “L’obiettivo – spiega il referente – è quello di volgere nel tempo lo sguardo anche al quartiere dei caminanti”; ad Ispica ci saranno raccordi con le scuole e verranno avviati laboratori espressivi.
L’associazione di promozione sociale “Camminiamo Insieme” gestisce il cantiere educativo di Ispica; la Fondazione San Corrado è responsabile dei due cantieri educativi realizzati a Noto e Pozzallo. Particolarmente significativo l’apporto del Coordinamento provinciale di Ragusa di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – sul versante dell’educazione alla legalità, alla giustizia sociale, alla cittadinanza. Gli altri componenti della rete sono responsabili, ciascuno nel proprio territorio, oltre che della realizzazione del cantiere educativo, della promozione del Patto Educativo, in un’ottica allargata che inglobi non solo le istituzioni scolastiche e le famiglie, ma anche le istituzioni socio sanitarie del territorio, le parrocchie, le organizzazioni del terzo settore.
La rete dei cantieri educativi è inoltre supportata da consulenze e supervisioni dell’Istituto di Gestalt Therapy HCC Kairòs di Ragusa, per azioni di prevenzione, formazione, orientamento in situazioni problematiche. Le attività proposte dall’ Istituto di Psicoterapia saranno realizzate presso gli studi di alcuni medici di base già coinvolti a vario titolo in iniziative di sostegno ai giovani e ai genitori, dislocati nei vari Comuni interessati in modo da offrire un servizio che, integrandosi con la professionalità del Medico di Medicina Generale e del Pediatria di base, possa affrontare la sofferenza in tutte le sue sfaccettature (medica-psicologica-relazionale-familiare). Al progetto “Medico di base e psicologo insieme” – già attivo da un paio di anni – è stato affiancato il progetto “Sportello di consulenza alla co-genitorialità”, nato in occasione della collaborazione tra l’Istituto di Gestalt Therapy HCC Kairòs e la Fondazione di Comunità Val di Noto: nell’ambito della prevenzione e del sostegno alla genitorialità, è stato attivato – presso la sede di Modica del Centro Clinico dell’Istituto – uno Sportello di Consulenza alla coppia genitoriale, con funzioni di supporto e sostegno ai genitori che avvertono difficoltà, dubbi, problemi nell’educazione e nella crescita dei figli. Lo sportello farà inoltre da filtro tra scuole e servizi socio-sanitari e assumerà l’importante ruolo di “sensore” in relazione alle problematiche che emergono più frequentemente, permettendo quindi l’individuazione di percorsi mirati nella promozione di stili di vita positivi e nella prevenzione di comportamenti a rischio.