L’istituto Netum, Associazione Culturale e Socio-Assistenziale non profit, assieme alla FAMIGLIA MONTIANA IN SICILIA hanno organizzato un primo incontro per celebrare il 75° Anniversario d’attiva presenza in Sicilia dal 1936 ed a Noto in particolare, ove operarono dalla Seconda Guerra Mondiale fino al 1978.
L’iniziativa ha sortito una piacevole sorpresa con qualificato e significativo pubblico che ha espresso piena condivisione per il “ritorno” a Noto dei Concezionisti, ovvero dei Figli dell’Immacolata Concezione, la Congregazione religiosa fondata dal Beato Padre Luigi Maria Monti (Bovisio 1825 – Saronno 1900) ed oggi diffusa in 20 Stati a livello mondiale.
Erano presenti il Superiore dei Concezionisti in Sicilia, dott. fr. Gioacchino Santoro,tutti i Responsabili e Collaboratori delle “Case” montiane di Siracusa, Floridia, Ispica e Palazzolo Acreide, nonché diversi Ex-Alunni del periodo netino.
La serata è stata aperta dal breve ma appassionato “Ricordo del Beato Padre Luigi Maria Monti ed i Concezionisti nel 75° Anniversario a Noto ed in Sicilia” tenuto dall’educatore Biagio Giliberto, il quale – dopo aver accennato alla vita ed all’opera del Beato Monti – ha sottolineato come l’attualità del messaggio montiano, in pieno Ottocento rivoluzionario, risorgimentale e post-unitario, fosse stato essenzialmente rivolto all’assistenza degli Infermi ed all’educazione degli Orfani: un’anteprima vera e propria, quindi, del nostro tanto chiacchierato ma necessario welfare state che va od andrebbe “rivisto” anche alla luce dell’esempio di Padre Luigi Maria Monti.
Il Relatore ha ricordato come la Sicilia fosse stata sempre nel cuore del Fondatore, e come solo nel 1936 la Congregazione poté “scendere” fra noi con 10 Fratelli – guidati dall’indimenticabile Padre Erasmo Perniola – assumendo in Siracusa la gestione dell’Ospizio dei Fanciulli Abbandonati fondato dal Can. P.Concetto Barreca ed inaugurato nel 1905.
Il dott. fr. Gioacchino Santoro ha spiegato il difficoltoso “passaggio dei Concezionisti” – durante l’ultimo quarto del secolo scorso – dall’antica concezione educativa del “Collegio-Caserma” a quella d’oggi prevalente della “Casa-Famiglia” , alla luce delle vigenti normative che vanno dalla L.R. 22/86 alla Legge 328/2000, e perché nel 1996 venne a cessare a malincuore la gestione dell’Ospizio di Siracusa con la contemporanea nascita di tante altre iniziative più adeguate ed al passo coi tempi.
Tanti ex-Alunni presenti e testimoni hanno rievocato il periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando l’Ospizio di Siracusa fu requisito per necessità belliche ed i Concezionisti si spostarono prima a Palazzolo Acreide – ove oggi “ri-siedono” con la Casa fondata dal fr. Gioacchino Santoro – e poi a Noto fino al 1943, anno in cui ufficialmente sorse l’Istituto Maria Immacolata ospitato nell’antico ex-Convento del SS. Salvatore prima, nel Palazzo Trigona poi ed infine nell’ex-Caserma “Cassonello” che dal Settecento aveva ospitato i Frati Minori Osservanti del Convento di S. Antonio.
D’allora al 1978 – mentre l’Ospizio nel dopoguerra “ritornava” a Siracusa – moltissimi furono gli Orfani ed i Fanciulli bisognosi di ogni parte della Sicilia che a Noto furono ospitati ma, soprattutto, ben educati dai Concezionisti sul piano della personalità interiore, culturale e professionale: non ultimo chi il prof. Biagio Iacono, editore e direttore de La Gazzetta di Noto nonché fondatore, con la sua Famiglia, dell’Istituto Netum.
Tutti hanno ricordato con profonda gratitudine il bene ricevuto dall’opera educativa dei Concezionisti, pur nelle ristrettezze dell’imperante povertà e nei limiti dell’azione didattico-pedagogica per quei tempi di duro tirocinio esistenziale,rivelatosi poi fondamentale nell’affrontare e vincere molte delle battaglie della loro vita quotidiana in società.
Mons. Salvatore Guastella, scrittore e storico di grande valore tornato fra noi dopo decenni d’apostolato a Roma, il quale si è fatto carico di far riprodurre fedelmente, a sue totali spese ed in formato naturale, l’opera pittorica dell’artista palazzolese prof. Eugenio Orciani dedicata al Padre Monti, il cui grande quadro su tela troneggiava in sala e che è stato assunto a simbolo “pellegrino” del messaggio montiano proprio in occasione del suddetto 75° Anniversario, apertosi così da Noto e che con maggiori manifestazioni si svolgerà per quasi tutto il prossimo 2011 fra le Province di Siracusa e Ragusa.
Tale riproduzione – dice Mons. Guastella – costituirebbe certamente una degna cornice per ricordare il Beato Monti fra gli altari della Chiesa del SS. Crocifisso in Noto ove, al di là di quello dedicato all’Immacolata Concezione, nel transetto di destra è custodita la famosa statua marmorea della Madonna Bianca o della Neve, l’unica opera firmata da Francesco Laurana, da lui datata 1471, e della quale esiste copia “minore” in Palazzolo Acreide.
Con l’augurio di lasciare una prima traccia in Noto, la serata si è conclusa commentando le foto d’epoca esposte a mo’ di prima piccola Mostra e con la proiezione di molte immagini della Immacolata Concezione quale altra piccola iniziativa per una “Iconografia Mariana” a premessa d’un eventuale Catalogo-guida per le Chiese di tutta la Diocesi, quasi ad ulteriore ricordo dell’odierno breve “ritorno” dei Concezionisti a Noto e nel nostro vasto Territorio.
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