COMUNICATO STAMPA
In riferimento all’articolo dal titolo ‘Petizione per chiedere la restituzione del croficisso’ pubblicato a pag. 34 del quotidiano ‘La Sicilia’ del 12-6-2012 e ad altri precedenti articoli sullo stesso argomento pubblicati negli scorsi mesi da ‘La Sicilia’, la Curia Vescovile di Noto, al fine di evitare la continua pubblicazione di notizie imprecise e tendenziose diffuse principalmente dai comunicati della Pro Loco di Avola, precisa che più volte, sia verbalmente che tramite lettera, sono stati forniti i dovuti chiarimenti sia ai soggetti autori delle richieste di restituzione sia all’Amministrazione Comunale di Avola in rappresentanza dell’intera cittadinanza avolese.
Per fare ulteriore e definitiva chiarezza sulla vicenda al fine di evitare che si coinvolgano con motivazioni pretestuose altre realtà culturali della città e che si alimentino, con ulteriori articoli ispirati dalla Pro Loco di Avola, anacronistiche contrapposizioni tra le cittadinanze di Avola e Noto, si allegano alla presente le note inviate da questa Curia all’Amministrazione Comunale di Avola con cui, per evitare fraintendimenti, è stato chiarito da tempo che non è stato effettuato alcun ‘trafugamento’ di opere, che la mancata diffusione della notizia è stata dovuta alla necessità di garantire la sicurezza delle opere attualmente presenti nella chiesa di S. Croce, che si tratta di una rimozione soltanto temporanea (per motivi di sicurezza e salvaguardia delle opere in osservanza della vigente normativa civile, canonica ed ecclesiastica) in attesa della imminente istallazione del sistema di sicurezza che questa Curia ha già avuto finanziato dalla CEI e che, quindi, le opere ritorneranno ad Avola.
Si precisa, infine, che questa Curia Vescovile ha continuato a garantire nella chiesa di Santa Croce il regolare svolgimento delle funzioni liturgiche, evitando così la interruzione dell’attività di culto dopo la partenza delle Suore Figlie della Carità di San Vincenzo.