Con proprio Decreto, datato 29 Giugno 2012, Solennità dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, il nostro vescovo, Mons. Antonio Staglianò, ha proceduto alla costituzione della nuova Equipe formativa del nostro Seminario diocesano. A conclusione di una partecipata Celebrazione Eucaristica, durante la quale è stato conferito il ministero del Lettorato al seminarista Giorgio Cicciarella e quello dell’Accolitato ai seminaristi Roberto Avola, Giorgio Cicciarella, Giuseppe Di Stefano e Alessandro Paolino, il Vescovo, dopo aver sentitamente ringraziato don Tonino Lorefice, che negli ultimi anni ha seguito con responsabilità e passione la vita del Seminario, ha annunciato alla Comunità diocesana i nomi dei sacerdoti che sono stati chiamati a prestare il loro servizio in Seminario: don Luigi Vizzini Rettore, don Stefano Modica Direttore Spirituale e don Gianluca Manenti Economo.
Durante la sua illuminata omelia, il Vescovo ha esortato i presenti a contemplare nel ministero sacerdotale il segno della prossimità di Dio verso l’uomo e, rivolgendosi ai seminaristi, ha ricordato che il sacerdozio è essenzialmente dono, gratuitamente ricevuto, per l’edificazione del Popolo di Dio. La piena coscienza della gratuità del dono ricevuto genera cuori sempre più generosi, pronti a sposare la causa del Vangelo e disponibili al disinteressato servizio nella Chiesa perché il mondo sia raggiunto dalla Buona Novella. Il Seminario, e quindi la formazione integrale dei futuri sacerdoti, è fra le preoccupazioni più importanti nel cuore del Vescovo, il quale con il rientro in Diocesi dei seminaristi intende seguire più da vicino il loro percorso di discernimento e favorire una maggiore simbiosi con il cammino della Comunità diocesana.
Il Seminario non è un luogo fuori dal mondo, la sua presenza in Diocesi permetterà ai seminaristi di crescere in un rapporto affettivo e prioritario con la Diocesi stessa e tutte le espressioni ed esperienze ecclesiali in Essa presenti. Sarà più facile maturare la consapevolezza, in spirito di permanente conversione, che il “tempo” del Seminario prepara ad “entrare” in un Presbiterio, a diventare Presbiterio. Il sacerdozio non potrà mai essere vissuto come un fatto privato o come il raggiungimento di un sogno. Il giovane che chiede di poter vivere l’esperienza del Seminario deve anzitutto verificare l’autenticità della passione apostolica che lo spinge ad una scelta così radicale e la maturità riguardo alle sue capacità relazionali.
Il nostro Vescovo, in diverse occasioni, parlando al nostro clero, ha insistito sulla conversione alla comunione nel collegio presbiterale, una conversione richiesta per l’efficacia della evangelizzazione ma soprattutto dalla natura stessa del presbiterato. L’appartenenza ad un Presbiterio, considerato come la famiglia di ogni sacerdote, è frutto di un serio cammino che impegna l’iter seminaristico, affinché ci si possa dedicare, per tutta la vita, alla comunicazione del Vangelo.
I superiori sono chiamati a mediare gli attuali Orientamenti della Chiesa Cattolica sulla formazione nei Seminari e il Magistero del nostro Vescovo. Ad essi è affidata la formazione umana e cristiana, ispirata al Vangelo della carità, del servizio e della comunione, di coloro che, fedeli discepoli di Cristo, sono incamminati, attraverso un vigile discernimento, a ricevere il dono dell’Ordine Sacro.
Il cammino dei seminaristi, che a breve avrà come guida una “Regola di Vita”, attualmente in via di elaborazione, godrà anche della presenza, anche se non stabile, di alcuni parroci che affiancheranno l’Equipe formativa al fine di garantire un rapporto forte e concreto con la realtà diocesana.
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