Figlia di un certo laicismo occidentale, l’ideologia Gender si presenta come l’ultimo tentativo della post-modernità di decostruire la struttura antropologica femminile e maschile, in nome di una “cultura” che attribuisce all’individuo il potere di “scegliere” l’orientamento sessuale e l’identità di genere. La questione si basa sul presupposto che l’identità sessuale è scissa dal sesso biologico e che quindi il dato naturale viene baipassato da quello culturale.
Questa pretesa di sostituire il dato “naturale” della differenza sessuale con un’equiparazione di tutti i possibili orientamenti e identità di genere, non è più solo una questione teorica, un’idea che gravita attorno alla cultura e all’ “intellighenzia” postmoderna; adesso sta tentando di entrare nella vita quotidiana di cittadini e famiglie, di imporsi come strumento di liberazione da tutto ciò che, invece, è proprio dell’uomo, che lo rende tale.
Le notizie recenti circa le linee guida per i media, i testi proposti nelle scuole, i corsi di formazioni per gli insegnanti, la revisione della modulistica di istituzioni pubbliche, rendono ancora più urgente una riflessione attorno a questa problematica, che rischia di escludere il corpo umano come parte essenziale dell’identità personale di un individuo, di negare la realtà, di “uccidere l’anima e il senso del sacro”.
Proprio per questo la nostra Diocesi, in collaborazione con i Consultori familiari di ispirazione cristiana di Modica e di Pachino, ha organizzato tre appuntamenti che si occuperanno di questa complessa tematica: “Teoria Gender: quali ricadute su libertà, famiglia, educazione”. Il relatore di questi incontri sarà l’avvocato Gianfranco Amato, Presidente nazionale dell’organizzazione “Giuristi per la vita”, impegnato attivamente nell’ambito della Bioetica. Il moderatore sarà il Prof. Sac. Antonio Stefano Modica, Direttore del Comitato Scientifico di Bioetica della Diocesi di Noto.
I tre suddetti incontri si svolgeranno venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 febbraio 2015, fra Noto, Avola, Pachino e Modica (Vedi programma a lato). L’invito è rivolto a tutti, agli “addetti ai lavori” come al clero, alle famiglie, agli studenti e agli operatori della Pastorale.