Come è noto, oggi in Italia si sta assistendo ad un inedito linciaggio dell’istituto familiare che mette a repentaglio l’umano dell’uomo. I nostri rappresentanti al Parlamento danno l’impressione di aver perso ogni buon senso e stanno operando un vero assalto alla famiglia. A Roma si è costituito un Comitato “Da mamma a papà” che ha convocato per il prossimo 20 giugno a Roma, Piazza San Giovanni, una manifestazione che si annuncia imponente a difesa dell’istituto del matrimonio, della famiglia composta da un uomo e da una donna, del diritto del bambino ad avere una figura materna e una paterna, senza dover subire già dalla scuola dell’infanzia la propaganda dell’ideologia gender definita da Papa Francesco “un errore della mente umana”.
Il Comitato, a cui aderiscono personalità provenienti da diverse associazioni, “Chiama alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti, per dire no all’avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell’ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell’utero in affitto. Ci troveremo tutti in piazza a Roma, schierati a difesa della famiglia e dei soggetti più deboli, a partire dai bambini”.
Il Card. Bagnasco nella Prolusione della scorsa Assemblea generale dei Vescovi italiani, citando direttamente Papa Francesco, ha affermato contro chi alimenta anche così la “cultura dello scarto”, che “Occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Continuando a maturare nella relazione, nel confronto con ciò che è la mascolinità e la femminilità di un padre e di una madre, e così preparando la maturità affettiva (…) Con i bambini e i giovani non si può sperimentare. Non sono cavie da laboratorio. Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelle grandi dittature genocide del secolo XX non sono spariti; conservano la loro attualità sotto vesti diverse e proposte che, pretesa la modernità, spingono i bambini e i giovani a camminare sulla strada dittatoriale del pensiero unico” (Papa Francesco, Discorso alla Delegazione dell’Ufficio internazionale Cattolico dell’Infanzia, 11.4.2014)”.
Troppo spesso anche tra noi cattolici tira una pesante aria di rassegnazione, non possiamo restare alla finestra e guardare passivi all’offensiva ideologica del gender e alla impressionante produzione legislativa proveniente da chi ha una visione antropologica che mira a trasformare le persone in cose, minando alle basi l’istituto del matrimonio e con esso la famiglia.
La manifestazione del 20 giugno nasce con una mobilitazione totalmente dal basso, da un comitato trasversale di persone libere, che hanno preso coraggio per dire ai bambini e ai giovani, prima di tutto a loro, che nella confusione regnante possono ancora confidare in persone “adulte” che non temono di assumersi le loro responsabilità. Urge difendere i loro diritti! Questa manifestazione – dicono gli organizzatori – è per i bambini.
Invitiamo tutti quelli che hanno a cuore l’esistenza e il futuro della famiglia a prendere parte a questa manifestazione che celebra semplicemente la bellezza della famiglia naturale