Il Vescovo Staglianò a Roma col Papa per onorare Nostra Signora di Guadalupe

Venerdì 12 dicembre, festa di Nostra Signora di Guadalupe, Papa Francesco presiederà una solenne Eucaristia nella Basilica Vaticana in onore della Patrona dell’America latina, per affidare alla Santa Vergine l’evangelizzazione e la promozione umana dei popoli di questo vasto continente, invocando per loro pace, giustizia e unità.
 
Alla solenne celebrazione, che avrà inizio alle ore 18, parteciperà insieme all’Episcopato latinoamericano, anche il nostro Vescovo Mons. Antonio Staglianò, del quale è nota la profonda devozione per la Vergine di Guadalupe. Già dal 1999, quando era parroco a Le Castella, il nostro Vescovo introdusse la venerazione della “Guadalupana” nella parrocchia della Visitazione della Beata Vergine Maria. Da Vescovo di Noto, egli ha voluto introdurre il culto anche in Diocesi, come a Donnalucata, dove lo scorso maggio è stata consacrata la nuova chiesa di San Giorgio, nella quale è venerata una fedele riproduzione della “tilma”, il mantello del veggente Juan Diego, sul quale si impresse prodigiosamente l’effigie della “Morenita”, l’appellativo con cui è affettuosamente chiamata la Vergine del Tepeyac.
 
“Nostra Signora di Guadalupe – ha affermato in più occasioni Mons. Staglianò – ha accompagnato il mio cammino sacerdotale e custodisce tuttora amorevolmente il mio ministero episcopale”. Proprio in occasione della dedicazione della chiesa di Donnalucata, lo scorso maggio, presente il Cardinale Primate del Messico, Norberto Rivera Carrera, il Vescovo Antonio ha rimarcato tutta la pregnanza di questa prodigiosa immagine che è un rimando a Cristo e al mistero ineffabile dell’Incarnazione, che “unisce il Figlio alla Madre e la Madre al Figlio” per elevare la nostra umanità alla dignità divina. “Una devozione – ha detto ancora Mons. Staglianò – che non può essere solo esteriore o ‘religiosa’, ma che – radicalmente ‘credente’ – deve portare frutti concreti di carità verso i poveri e gli ultimi”.
 
In occasione della Messa del Papa è prevista la partecipazione di numerosi Superiori e officiali dei dicasteri della Curia Romana, di delegati di Governo e membri del Corpo Diplomatico dei diversi Paesi del continente americano, di sacerdoti, religiosi e religiose latinoamericani che prestano servizio o effettuano i loro studi a Roma, come anche degli immigrati residenti a Roma per motivi familiari e di lavoro. La Celebrazione sarà teletrasmessa nei Paesi latino-americani.