Si è conclusa il 27 luglio scorso la vacanza con gli anziani, promossa dalla Caritas diocesana. L’edizione 2011 è stata coronata da una ampia partecipazione di anziani e volontari che hanno vissuto quattro giorni di intensa e rilassante convivialità presso la casa “Piergiorgio Frassati” di contrada Ritillini a Rosolini.
I momenti salienti del campo estivo sono stati diversi, ma non si possono non citare la celebrazione eucaristica di domenica 24, vissuta con grande coinvolgimento grazie anche alle sapienti parole che don Stefano Modica ha rivolto ai presenti durante l’omelia; la visita a Noto nel pomeriggio di lunedì 25 e l’incontro con il vicario generale, don Angelo Giurdanella; la festa nella serata del 26, ricorrenza liturgica dei santi Anna e Gioacchino, resa più intensa dalla presenza della superiora della casa di riposo “Boccone del povero” di Modica; la visita del sindaco, Antonello Buscema, nella mattinata del 27. Naturalmente il punto di forza dell’esperienza, che è nata negli anni 80 mentre si sviluppava un intenso dibattito politico, sociale e culturale in città e nella diocesi sul ruolo degli anziani nel territorio, rimane la convivenza cordiale, rispettosa, arricchente e generosa tra generazioni e tra vissuti diversi. Il tutto nel tentativo di sollecitare la comunità cristiana e non solo, a prestate sempre maggiore attenzione all’universo della terza età, alle sue esigenze e alle risorse che può riservare alla attuale società. Una comunità che dimentica o trascura gli anziani rischia di mortificare la sua storia e quindi di compromettere il suo futuro: consapevoli di ciò e a partire da iniziative come questa, si vuole educare e sensibilizzare la società tutta ai valori dell’accoglienza senza se e senza ma, del rispetto dell’altro specie quando è portatore di princìpi antichi, della convivialità come esperienza che nel segno dell’incontro tra diversi, genera percorsi di giustizia.
I momenti salienti del campo estivo sono stati diversi, ma non si possono non citare la celebrazione eucaristica di domenica 24, vissuta con grande coinvolgimento grazie anche alle sapienti parole che don Stefano Modica ha rivolto ai presenti durante l’omelia; la visita a Noto nel pomeriggio di lunedì 25 e l’incontro con il vicario generale, don Angelo Giurdanella; la festa nella serata del 26, ricorrenza liturgica dei santi Anna e Gioacchino, resa più intensa dalla presenza della superiora della casa di riposo “Boccone del povero” di Modica; la visita del sindaco, Antonello Buscema, nella mattinata del 27. Naturalmente il punto di forza dell’esperienza, che è nata negli anni 80 mentre si sviluppava un intenso dibattito politico, sociale e culturale in città e nella diocesi sul ruolo degli anziani nel territorio, rimane la convivenza cordiale, rispettosa, arricchente e generosa tra generazioni e tra vissuti diversi. Il tutto nel tentativo di sollecitare la comunità cristiana e non solo, a prestate sempre maggiore attenzione all’universo della terza età, alle sue esigenze e alle risorse che può riservare alla attuale società. Una comunità che dimentica o trascura gli anziani rischia di mortificare la sua storia e quindi di compromettere il suo futuro: consapevoli di ciò e a partire da iniziative come questa, si vuole educare e sensibilizzare la società tutta ai valori dell’accoglienza senza se e senza ma, del rispetto dell’altro specie quando è portatore di princìpi antichi, della convivialità come esperienza che nel segno dell’incontro tra diversi, genera percorsi di giustizia.